Chinatown, emergenza irrisolta

Il commento

Prato, 12 gennaio 2018 - Vorrei mettere a disposizione alcune riflessioni e condividere alcuni spunti dopo che La Nazione per l’ennesima volta ha messo in evidenza quanto la situazione della Chinatown pratese sia pericolosa. Ho letto la riflessione della ’frusta dal titolo «Quando si cambia» e credo sia doveroso ricordare che con i dossier sull’Emergenza Estate il Centro per i Diritti del Malato/CittadinanzAttiva di Prato, ha costantemente segnalato quanto, purtroppo ancora oggi è pienamente attuale!

Fin dal dossier del 2004, abbiamo inviato alle autorità locali, regionali e agli organi di informazione i segnali di allarme scrivendo “nel nostro territorio in modo particolare, per la grossa immigrazione dalla Cina, si verificano spesso incresciosi avvenimenti di mancata tutela per i minorenni o addirittura per i neonati. I bambini appena nati e dimessi dall’ospedale, in molti casi, vanno a vivere in laboratori manifatturieri con la nociva e pericolasa presenza di macchinari e polveri. In alcuni casi i minori vengono sfruttati anche in attività lavorative in turni di notte, danneggiandoli sul loro rendimento a scuola !” (ci sono bambini che “dormono” sui banchi di scuola).

Nel dossier del 2009, abbiamo addirittura corredato la segnalazione con foto di bambini presenti fra i macchinari, nei laboratori manufatturieri.

Nell’occasione abbiamo cercato di “accendere i riflettori” anche sul problema del caporalato, dell’usura, dei nuovi poveri, dell’amianto sui tetti delle fabbriche, delle barriere archittettoniche, della sicurezza, ecc..

Il nostro impegno è sempre stato ed è tuttora mirato alla tutela dei cittadini in ogni forma. Sicuramente le nostre segnalazioni non sono state accolte e valutate con la dovuta attenzione, da parte di chi di competenza. Grazie anche agli organi di informazione, abbiamo sempre informato tutti, in modo diretto o indiretto!

* Fabio Baldi è responsabile del Centro dei diritti dei malati Cittadinanza attiva Prato