Livorno, il dolore e l'orgoglio

Il commento

Livorno, 11 settembre 2017 - Una città spaccata in due. Dilaniata nell’intimo in alcuni quartieri, silente e incredula in altri. La bomba d’acqua, che si è abbattuta all’alba di ieri su Livorno, ha portato morte e distruzione. Distribuendola a ridosso dello stadio e nella zona sud est, a Montenero, Monterotondo, Colline. Altrove, in particolare in centro, a malapena i livornesi si sono accorti del disastro e della conseguente tragedia che la città stava vivendo. Una domenica maledetta: l’edizione odierna de Il Telegrafo è tutta dedicata alla devastazione che il meteo impazzito ha provocato.

Famiglie distrutte, danni incalcolabili e una tristezza che ha trasformato la giornata di festa in un incubo. Ma i livornesi, con il consueto orgoglio patriottico, non si sono persi d’animo e mobilitandosi per aiutare chi aveva perso i propri cari o la propria casa. Quella città spaccata in due dalla bomba d’acqua, ma unita da un unico, grande cuore.