Pisa non decolla se Firenze è ferma

Il commento

Pisa, 26 maggio 2017 - Firenze e Pisa, quando salgono in aereo, non devono più ragionare dalla punta dei campanili, ma decollare insieme verso condivisi traguardi di crescita. Questo perché il polo aeroportuale toscano è una realtà forte che macina risultati se si muove all’unisono. Lo dicono i numeri: nel primo trimestre 2017 nei due scali sono transitati 1,4 milioni di passeggeri (+5,6%) con aumenti sia al Galilei (+4,6%) che al Vespucci (+7,5%).

E lo ha ripetuto, proprio ieri a Pisa, il vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi: sul piatto ci sono i 40 milioni di investimenti già programmati per l’ampliamento del Galilei, ma tutto partirà solo insieme ai lavori per la nuova pista di Peretola, ha detto Naldi mandando un chiaro messaggio alla politica che ancora non ha sbloccato la Via-Valutazione di impatto ambientale per il progetto fiorentino.

I due scali "procedono insieme su binari paralleli per reggere il confronto con la sfida globale", ha aggiunto dicendo di essere fiducioso che nel primo semestre del 2018 si apriranno entrambi i cantieri. Diversamente, in agguato dietro l’angolo c’è Bologna, che da sempre cerca di accreditarsi come "porta" della Toscana.