Isola d'Elba. Anacronistico isola-mento

Il commento

Roberto Medici

Roberto Medici

Firenze, 11 febbraio 2016 -  PER DUE VOLTE nel giro di tre giorni l’Elba è rimasta a lungo isolata dal continente per la sospensione dei collegamenti marittimi determinata dalle avverse condizioni meteo. E’ accaduto la prima volta domenica quando le partenze dei traghetti da e per l’isola sono state sospese attorno alle 13 per riprendere la mattina seguente. E martedì lo stop alle traversate si è ripetuto dalle 17 in poi con un periodo di isolamento ancora più lungo perchè i traghetti hanno potuto riprendere il mare solo ieri pomeriggio. Inutile dire che la doppia interruzione dei collegamenti ha provocato enormi disagi, soprattutto a Piombino, con prese di posizione per come è stata gestita la situazione, soprattutto per quanto riguarda le scarse informazioni ai viaggiatori. I problemi maggiori si sono registrati domenica sera a causa del maggior numero, rispetto a martedì, di persone in attesa di rientrare sull’isola.

NELLA STAZIONE marittima piombinese, nella vana attesa che sul display almeno per l’ultima corsa non comparisse la scritta «corsa cancellata» si sono ammassate oltre 400 persone, compresi giocatori, dirigenti e persone al seguito di sei squadre di calcio, alcune di bambini, di rientro dalle trasferte sul continente.

Con il bar accanto alla biglietteria che alle 18.15 ha chiuso incredibilmente i battenti, meno male che, grazie alla disponibilità delle compagnie Moby e Toremar, le persone che non hanno voluto o potuto recarsi in albergo (a loro spese) hanno potuto pernottare a bordo delle navi. E adesso, per ovviare a situazioni come queste, destinate per forza di cose a ripetersi, c’è chi chiede all’autorità portuale un piano per gestire meglio l’emergenza e chi, invece, invoca a gran voce l’acquisto di almeno un mezzo «all-weather» in grado di viaggiare – come avviene nei mari del Nord – con qualsiasi condizione di mare.