Se le regole valessero per tutti

Il commento

Paolo Pacini

Paolo Pacini

Firenze, 8 febbraio 2016 - LA LEGGE è uguale per tutti» è il severo motto che campeggia nelle aule dei tribunali. Giustamente, perché in effetti il rischio di dimenticarselo è sempre dietro l’angolo. Non fosse altro per i tempi dilatati della giustizia, che finiscono a volte per annacquare anche la migliore legge. Quindi, nel nostro vivere quotidiano, più semplicemente ci dobbiamo accontentare di un altro motto: che le regole siano uguali per tutti. Un obiettivo appena più tangibile, ma altrettanto importante.

SEMBRA poco, ma a pensarci bene una delle rivoluzioni più incredibili sarebbe proprio quella di far rispettare a tutti le stesse regole. Di certo una forte spinta in questo senso arriva dai cittadini, stufi di vedere privilegi e «furbetti» di ogni genere. E in questa direzione va ad esempio l’inchiesta aperta ora dalla Procura di Lucca sulla regolarità degli accessi alla Ztl da parte del personale comando della Polizia municipale. E anche sull’utilizzo, da parte del comandante stesso, dell’auto di servizio dei vigili urbani, quindi pagata dai contribuenti. Nessun indagato al momento, ma la voglia di andare a fondo per verificare che le regole siano davvero valide per tutti. IL RISCHIO infatti è che accada quello che si sta verificando sempre a Lucca e sempre per gli accessi alla Ztl. Ovvero, che ci sia un «giro di vite» drastico e assurdo. Il Comune ha infatti deciso di togliere alle auto dei volontari della Misericordia la possibilità di accesso alla sede in centro, in piena Ztl, dalle 8 fino alle 19.30. Invece di sanzionare eventuali abusi, insomma, si butta il bambino con l’acqua sporca.