Disgelo Usa-Cuba, Castro rompe il silenzio: "Non mi fido degli Stati Uniti, ma non mi oppongo"

Il leader cubano in una lettera letta dalla tv di Stato. Castro difende l'operato del fratello: "Passi pertinenti"

Fidel Castro (Ansa)

Fidel Castro (Ansa)

Roma, 27 gennaio 2015 - Il leader cubano Fidel Castro ha rotto un silenzio che durava da mesi per commentare, in una lettera, la svolta di Cuba nei rapporti con gli Stati Uniti. "Non mi fido della politica degli Usa e non ho scambiato una singola parola con loro, ma questo non significa in nessun modo un rifiuto di una soluzione pacifica ai conflitti", ha scritto l'ex capo dello Stato cubano, 88 anni, in una lettera letta dalla tv di Stato.

La missiva è stata resa pubblica nel momento in cui sono partiti i negoziati per la normalizzazione nelle relazioni con l'America, ma anche mentre si diffondono sempre più frequentemente voci di un peggioramento dello stato di salute del "Comandante", anche della sua morte. Nella lettera, indirizzata ad un'associazione studentesca, Castro difende comunque l'operato del fratello presidente Raul, che nelle sue decisioni riguardo gli Usa ha "compiuto passi pertinenti" previsti dalle "prerogative" riservategli dal parlamento e dal Partito.