Caccia agli ungulati, salgono a 5 i giorni per gli abbattimenti

La delibera è valida da ora fino al 18 settembre e dall'1 febbraio 2017 fino alla riapertura della stagione venatoria, entro i limiti numerici dei capi assegnati

Battuta di caccia (Foto di repertorio StudioSally)

Battuta di caccia (Foto di repertorio StudioSally)

Toscana, 29 giugno 2016 - In Toscana la caccia agli ungulati - cinghiali, caprioli, daini, mufloni e cervi -, oggetto di selezione per il loro alto numero, sarà possibile, da parte dei cacciatori abilitati, per 5 giorni alla settimana (non martedì e venerdì) da ora fino al 18 settembre e dall'1 febbraio 2017 fino alla riapertura della stagione venatoria, entro i limiti numerici dei capi assegnati. Nel periodo di caccia (18 settembre e 31 gennaio prossimi), gli abbattimenti saranno possibili solo nei consueti 3 giorni.

Lo prevede una delibera, approvata dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore Marco Remaschi, per una maggiore efficacia all'attività venatoria da parte degli oltre 10mila cacciatori di selezione che da alcuni giorni hanno iniziato la loro attività di prelievo. In Toscana si stimano più di 400.000 ungulati - oltre 200.000 cinghiali e altrettanti caprioli, 8mila daini e 4mila cervi -, 4 volte la media nazionale e che ne fanno la regione europea con il maggior numero, inferiore solo ad alcune zone dell'Austria. In crescita gli incidenti stradali dove sono coinvolti ungulati: erano circa 250 nel 2013, sono stati oltre 700 nel 2014 e le stime per l'anno 2015, con dati a settembre, sono di 900-1000 incidenti. Alcuni fra questi anche mortali.

«Con questo provvedimento - spiega Remaschi - continuiamo nell'opera di attuazione della legge obiettivo per il contenimento degli ungulati» approvata a febbraio, «grazie alla quale abbiamo iniziato a mettere in atto le prime azioni di controllo che stanno partendo nelle provincie. Da metà maggio a oggi sono state emesse quasi 300 autorizzazioni all'abbattimento per un migliaio di interventi in corso di attuazione. Certamente - aggiunge - ancora alcuni meccanismi vanno messi a punto, ma nonostante le recenti vicende legate alla sentenza della Corte Costituzionale e al pronunciamento del Tar in merito alla composizione di alcuni comitati di gestione degli Atc, stiamo mettendo in campo tutte le forze utili per rispondere alle numerose richieste di intervento che ci sono pervenute da agricoltori e cittadini».