New York, 2 luglio 2015 - E' un accordo senza precedenti quello che sarebbe stato raggiunto tra la British Petroleum e gli Stati del golfo del Messico, ammorbati nel 2010 dalla terribile marea nera a causa dello sversamento di petrolio fuoriuscito dalla piattaforma Deepwater Horizon. Il colosso petrolifero dovrà pagare 18,7 miliardi in 18 anni per il risarcimento del disastro ambientale. Lo riporta WWL-TV, un'affiliata della Cbs che trasmette nella zona meridionale degli Stati Uniti.
L'ammenda comprende 5,5 miliardi di dollari di penalità civile, 7,1 miliardi di dollari pagati allo Stato federale e ai cinque Stati per i danni all'ambiente, 4,9 miliardi di dollari supllementari per compensare le conseguenze economiche negative della marea nera e 1 miliardo in più per far fronte alle richieste delle autorità locali.
L'accordo "è il maggiore mai registrato con una singola entità nella storia degli Stati Uniti". A dirlo è stata Loretta Lynch, segretario alla Giustizia statunitense. L'accordo è stato raggiunto con le autorità federali e statali e, considerando tutti i danni provocati e le multe, raggiungerà i 20 miliardi di dollari, che aiuteranno "a riparare i danni fatti all'ambiente e all'economia degli Stati", ha aggiunto Lynch.
L'intesa riguarda gli stati dell'Alabama, della Florida, della Luisiana, del Mississipi, del Texas e oltre 400 enti locali. Il procuratore della Florida fa sapere che il suo stato intende perseguire anche Halliburton e Transocean.