Borse asiatiche in rialzo (Ansa)
Milano, 27 agosto 2015 - La buona seduta delle Borse asiatiche, la chiusura positiva di Wall Street ieri sera e l'allontanamento del rialzo dei tassi negli Stati Uniti spingono Piazza Affari e gli altri listini europei,che guadagnano oltre 260 miliardi. Milano chiude vicino ai massimi la seduta: il Ftse Mib segna sul finale +3,39% a 22.201 punti e l'All Share +3,21% a 23.845 punti. Francoforte segna +3,18% a 10.315 punti, Parigi +3,49% a 4.658 punti, Londra +3,56% a 6.192 punti e Madrid +3,47%. Atene avanza del 4,3%. Chisura in forte rialzo per Wall Street, col Dow Jones che guadagna il 2,27% a 16.655,23 punti e il Nasdaq il 2,45% a 4.812,71 punti. Bene anche l'indice S&P500 che sale del 2,43% a 1.987,69 punti.
I mercati asiatici, dopo giorni di tonfi e recuperi parziali,sono andati in rally. Decolla nel finale di seduta il listino di Shanghai, dopo essere stato preda di una volatilità nell'ultima ora di contrattazioni. Poco prima della chiusura la borsa di Shanghai balza e chiude a +5,3%, seguito da Shenzhen (+3,3%). Tonica anche Hong Kong, in crescita del 3,6%, mentre Tokyo archivia la giornata con un progresso dell'1,08%.
Sarebbe stato il governo di Pechino, secondo quanto riporta Bloomberg, a salvare le Borse cinesi dal rischio di una nuova chiusura negativa, intervenendo nel finale di seduta acquistando azioni. L'obiettivo del governo è stabilizzare il mercato azionario prima della parata militare del 3 settembre che celebrerà la vittoria sul Giappone nella Seconda guerra Mondiale.
Tra l'altro la Banca centrale cinese ha deciso una nuova iniezione di liquidità a sostegno del sistema bancario. Nel corso della notte, ha fornito infatti 150 miliardi di yuan (23,4 miliardi di dollari circa) al sistema attraverso una serie di reverse repo (repo) a sette giorni. La liquidità si aggiunge a quella (dello stesso importo) già immessa sul mercato martedì per un totale di 210 miliardi nelle ultime due settimane, un nuovo massimo a livello di operazioni sul mercato aperto da febbraio.
Buone notizie anche dai dati macroeconomici Usa, dove c'è stata una decisa revisione al rialzo per il Pil, in crescita tendenziale del 3,7% nel secondo trimestre a fronte del +2,3% della stima precedente. Gli analisti avevano stimato una revisione meno ingente (+3,2%). Il Pil americano nel secondo trimestre "è cresciuto più rapidamente rispetto al primo trimestre, visto che i consumatori hanno speso di più e sono stati fatti più investimenti", ha detto Jason Furman, presidente del Council of Economic Advisers della Casa Bianca. L'economia è cresciuta a un passo più veloce, ha continuato Furman, ma "in un momento come questo per l'economia globale, è essenziale che continuiamo a fare tutto il possibile per mantenere questo slancio". Come ha spiegato Furman bisogna evitare di tornare a una politica del rischio calcolato sul piano fiscale e a politiche di austerità, aumentare gli investimenti in infrastrutture come piano per rilanciare il settore sul lungo termine e prendere altri provvedimenti per incoraggiare la crescita sul lungo termine.
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