Bologna-Fiorentina, Kalinic rialzati

Tre gol nelle ultime 14 gare per l'attaccante croato. Costa ko. In campo al Dall'Ara alle 18

Fiorentina-Chievo, Kalinic esulta dopo un gol (Foto Germogli)

Fiorentina-Chievo, Kalinic esulta dopo un gol (Foto Germogli)

Firenze, 6 febbraio 2016 - IL BLITZ a casa di Corvino e Donadoni, per motivi diversi non proprio due a caso, segue molto a ruota il finale adrenalico improvvisamente inventato da Zarate contro il Carpi. Quel gol-tuffo-al-cuore così difficile da estrarre dalla palude fitta del pareggio, infatti era il quarto minuto di recupero, è la dote che la Fiorentina si porta dietro per aumentare la propria competitività anche in assenza di gioco verticale. E’ infatti noto che le magie dei singoli migliorino anche l’autostima del collettivo. Una squadra che aspettava da tempo un forte difensore ha trovato nuove alternative in attacco e magari – con Kone – buone soluzioni di riserva a centrocampo, dove Tino Costa ha sicuramente il marchio del rinforzo sottoscritto da Sousa.

MA NON la possibilità di giocare oggi: dopo il turno di squalifica, Tino Costa è stato escluso dai convocati per un infortunio nell’ultimo allenamento (contusione ad una coscia). Una nuova complicazione che sicuramente non alzerà il gradimento per le operazioni di rinforzo condotte a gennaio.

Molti tifosi viola hanno condiviso il clima di delusione post mercato invernale, la squadra e Sousa hanno invece il compito di credere ancora di più in se stessi per non sciupare un’occasione così propizia in uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni.

Il Bologna ha un’epidemia in difesa, ma recupera pezzi importanti non utilizzati a Frosinone, fra questi Destro e Giaccherini, la Fiorentina si presenta con i centrocampisti contati e molti attaccanti da poter utilizzare part time (Zarate, probabilmente Tello considerato il modulo attuale). Per sfruttare meglio l’ex del barcellona, poi finito in prestito al Porto, Sousa pensa anche in prospettiva anche a un cambio di modulo: un’idea che potrebbe diventare realtà con il rientro in gruppo di Benalouane, sfruttabile anche a destra nel 4-2-3-1, oppure come esterno a centrocampo nel 3-4-3.

QUESTI sono numeri che pochissimo influiranno oggi sulla sfida al Bologna, alla quale si avvicina con sentimento probabilmente assatanato anche Kalinic, che nelle ultime 14 partite ha segnato solo 3 gol. Lui lavora per la squadra, ma dopo aver tallonato Higuain L’attaccante croato resta comunque centrale per Sousa, nonostante i tantissimi falli subiti durante il campionato e il superuso certificato da un minutaggio che pochi altri rivali ha in squadra, a parte Gonzalo, Borja e Astori. Potrebbe trovar posto subito Mati all’interno di un equilibrio da interrompere – magari – con l’innesco in attacco delle molte soluzioni di riserva in panchina. A meno che Sousa (oggi squalificato, in panchina coordinerà il secondo allenatore Sanchez) non decida di partire subito con Ilicic, Zarate e Kalinic (o Babacar), affidando magari a Tello la fascia sinistra come è successo contro il Carpi. Come al solito anche i giocatori scopriranno la formazione un’ora prima della partita.