Venerdì 19 Aprile 2024

Nigeria, nuova strage di Boko Haram. Kerry in visita: "Pronti a fare di più contro i terroristi"

L'esercito sta rispondendo con attacchi aerei

Le forze d'intervento del Ciad (AFP)

Le forze d'intervento del Ciad (AFP)

Abuja (Nigeria), 25 gennaio 2015 - È di decine tra morti e feriti il bilancio di un nuovo attacco da parte degli estremisti nigeriani Boko Haram a Maiduguri, nel nord-est del Paese, mentre è arrivato in visita ufficuiale il segretario di Stato Usa John Kerry.

SUL CAMPO - L'esercito sta rispondendo con attacchi aerei. Le autorità hanno decretato il coprifuoco nella città. I militari stanno bloccando le strade che conducono a Maiduguri, città con oltre un milione di persone. Amnesty International ha riferito che migliaia di civili sono a rischio. Un funzionario militare ha aggiunto che gli estremisti hanno attaccato la città da tre fronti nelle prime ore del mattino.

Mentre vanno avanti i combattimenti, il gruppo islamista rilascia 192 persone, per la maggior parte donne, delle oltre 200 rapite nei mesi scorsi nello stato di Yobe, nord est della Nogeria. Lo confermano fonti della sicurezza e diversi media africani. Un politico locale, Alhaji Goni Katarko, ha detto che gli ostaggi sono stati lasciate libere nel villaggio di Woron. I rapitori Boko Haram avrebbero detto alle famiglie di andarli a prendere nella città di Gazargana.

USA IN ALLERTA - Gli Stati Uniti sono pronti a fare di più per aiutare la Nigeria a combattere i militanti islamisti di Boko Haram. Lo ha detto il segretario di Stato John Kerry, arrivato a Lagos per una visita lampo nel paese sconvolto dall'avanzata degli islamisti, a meno di tre settimane dalle elezioni presidenziali. "Continueremo assolutamente sostenere l'esercito nella lotta, Boko Haram continua a uccidere un grande numero di civili innocenti" ha detto a Lagos.  Kerry, che ha incontrato il presidente Goodluck Jonathan e il suo principale sfidante, Muhammadu Buhari, al voto del 14 febbraio, ha detto che Washington è "profondamente impegnata" in Nigeria. "Siamo pronti a fare di più" ha aggiunto.