Birmania, il presidente avvia dialogo con Aung San Suu Kyi in vista delle elezioni

Il capo dello Stato e il premio Nobel per la pace si sono riuniti a Naypyidaw

Il presidente birmano Thein Sein stringe la mano a Aung San Suu Kyi (Ap/Lapresse)

Il presidente birmano Thein Sein stringe la mano a Aung San Suu Kyi (Ap/Lapresse)

Naypyitaw (Birmania), 31 ottobre  2014  - Il presidente birmano Thein Sein ha avviato colloqui senza precedenti con la leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi, in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno. Il dialogo ha visto coinvolti anche il capo dell'esercito, i presidenti delle due camere del parlamento e gli altri partiti dell'opposizione: è la prima volta che si tiene un incontro di tale ampiezza, dopo lo scioglimento della giunta militare, nel 2011.  

Il capo dello Stato e il premio Nobel per la pace si sono riuniti a Naypyidaw solo poche ore dopo che il presidente americano Barack Obama aveva parlato con i due leader, per sottolineare l'importanza di tenere elezioni "trasparenti e credibili". 

Il voto si terrà l'ultima settimana di ottobre o la prima settimana di novembre del 2015.  La Lega nazionale per la democrazia di Suu Kyi è data per favorita: una volta ottenuta la maggioranza in parlamento, il premio Nobel diventerebbe presidente. 

Ma tutto il dibattito politico ruota ora attorno al fatto che la leader dell'opposizione non può diventare capo dello Stato con l'attuale costituzione in vigore, messa a punta sotto la giunta militare, accusata a sua tempo di aver modificato il testo proprio per bloccare Suu Kyi. Nel testo si afferma, infatti, che chiunque abbia sposato un cittadino straniero o abbia figli di nazionalità non birmana non può accedere alla guida del Paese.