Buon senso e bikini? E' possibile

Il commento

Livorno, 31 maggio 2016 - Può sembrare un po’ eccessiva l’ordinanza che vieta l’uso dei bikini in città. Un po’ eccessiva perché, nell’era in cui la donna mette in mostra le proprie grazie – l’uomo non è da meno, sia chiaro – questo provvedimento del bon ton appare un tantino cavilloso. Ma le parole del sindaco di Rosignano Alessandro Franchi che l’ha voluta per i frequentatori delle spiagge "basterebbero buon senso, buon gusto, educazione e decoro" sono difficilmente contestabili. Insomma, la tenuta adamitica sta bene in spiaggia ma per strada o nei bar un pochino più di attenzione non guasta. Basta un pareo per le ragazze o semplici pantaloncini e maglietta per i boys per evitare qualsiasi discussione. Ventre a tartaruga e gambe tornite si apprezzano volentieri, ma c’è luogo e luogo dove metterli in mostra. A Viareggio ad esempio i nudisti vogliono una spiaggia tutta per loro; mentre sul Romito ci sono già insenature nella scogliera frequentate da chi vuol prendere la tintarella integrale lontano da occhi indiscreti. Dunque c’è spazio per tutti.

Ecco che allontanarsi dalla spiaggia cosparsi di creme e magari anche un po’ accaldati per l’esposizione al sole, o appena usciti dal mare e dunque bagnati e pieni di sale, non è il massimo dell’igiene specialmente se si entra in un bar o in un negozio per fare shopping; scie di sabbia o aromi poco gustosi non aiutano la convivenza. Il rischio, mettiamolo nel conto, è passare da bacchettoni ma anche il decoro ha delle regole che dovrebbero essere nel dna delle persone. Le ordinanza, tra l’altro, sono sempre antipatiche; sanciscono il fatto che le persone non sanno comportarsi e il sindaco – in questo caso – usa la bacchetta. E che dire, infine, dei vigili urbani che dovranno far rispettare la legge e se necessario scrivere il verbale con una bella sanzione da 500 euro. Dai, non ne vale la pena... Nemmeno per i più esibizionisti.