Elezioni, parla Berlusconi: "La Toscana deve cambiare verso, andando via dalla sinistra"

Il leader di Forza Italia, intervistato da Italia 7 dice che l'obiettivo principale è quello di "ottenere il miglior risultato possibile". Per l'ex premier "tanti cittadini toscani sono stanchi di questa situazione" / L'INTERVISTA VIDEO

Silvio Berlusconi durante l'intervista a Italia 7

Silvio Berlusconi durante l'intervista a Italia 7

Firenze, 22 maggio 2015 - "Renzi dice che per migliorare le cose bisogna cambiare verso, io credo che in Toscana occorra cambiare verso, ma andando via dalla sinistra". Silvio Berlusconi parla del prossimo appuntamento delle elezioni regionali (si vota il 31 maggio) in un'intervista realizzata da Italia 7 che andrà in onda intergralmente sabato 23 maggio e che è stata anticipata proprio nella parte che riguarda la Toscana.

Nell'intervista, effettuata da Gaetano D'Arienzo, Berlusconi dice che l'obiettivo di Forza Italia non è quello di strappare la Toscana a Renzi e a Rossi, ma è quello di ottenere "il miglior risultato possibile, perché sappiamo come la sinistra sia radicata da molti decenni in Toscana e come abbia esercitato fino a qui un potere quasi assoluto, lo abbia esercitato in modo a volte prepotente ed arrogante, con l'utilizzo anche di tutte le situazioni per allocare le proprie clientele, per consolidare i propri voti".

Berlusconi continua dicendo che "sappiamo anche che tanti cittadini toscani sono stanchi di questa situazione, sono stanchi che le tasse in Toscana siano fra le più alte perché la sinistra ha applicato ai massimi le addizionali sulle imposte nazionali". 

Riguardo a Forza Italia in Toscana, Berluscono dice che "si è avvertita l'esigenza di un ampio rinnovamento, in parte già avviato, ma da completare". Infine, impossibile non parlare dei rapporti con Denis Verdini: "Ho un rapporto cordiale con Denis Verdini che si è sempre mantenuto nel tempo e che posso confermare non essere cambiato. Avevamo due opinioni differenti sul Patto del Nazareno: Denis Verdini insisteva perché Forza Italia, nonostante quello che è capitato nei rapporti con Renzi, quando soprattutto ci siamo trovati a condividere il nome del capo dello Stato, siamo stati messi di fronte ad una scelta compiuta solo dal presidente del Consiglio, io personalmente e la grandissima maggioranza dei nostri parlamentari abbiamo deciso che si dovesse cambiare strada".