Abbiamo perso l'autostrada di casa

Il commento

Grosseto, 29 febbraio 2016 - Siccome ogni volta che i suoi tecnici presentavano un tracciato c’era un comitato che insorgeva e poi un corteo di protesta che prendeva possesso delle carreggiate, allora l’Anas ha trovato una soluzione innovativa per evitare le polemiche: ha confermato sì di voler realizzare l’autostrada tirrenica anche nel tratto ancora mancante (da Civitavecchia a Rosignano, insomma), ma nel progetto depositato in Regione nei giorni scorsi non ha specificato dove intenderebbe far passare queste nuove corsie quando ci sarà da attraversare il territorio di Orbetello. Geniale, in fondo. Se non c’è un disegno con la traiettoria, su che cosa può essere messa in piedi una protesta? Sì, la soluzione ci pare geniale.

E del completamento del Corridorio tirrenico – in linea teorica, s’intende – probabilmente sentiremo quindi parlare ancora per anni, dopo aver ascoltato gli stessi discorsi anche negli ultimi quaranta, con i politici di turno che promettono di sbloccare la situazione e con i comitati di turno che promettono di mantenerla invece bloccata.

E i comitati si dividono in due correnti di pensiero: quelli che non vogliono l’autostrada a prescindere (sostendendo che sarebbe sufficiente l’adeguamento dell’Aurelia portandola tutta a quattro corsie) e quelli alle prese con la sindrome Nimby, acronimo che sta per "Not in my back yards", ovvero fate pure ciò che volete "ma non nel mio giardino".

Quindi, il punto non è fare o non fare l’autostrada, ma è dove «non» farla. C’è chi non la vuole sulla costa e dice sia meglio farla passare sotto alle colline di Orbetello (perché tanto il nodo sta soprattutto in quel territorio) e c’è chi dice che anche la zona delle colline non va bene e che vada spostata ancora più a monte. Parecchio più a monte. Probabilmente l’accordo si chiuderà su questo tracciato: chi vuole andare a Orbetello potrà comodamente uscire al casello Orvieto Sud.