Mercoledì 24 Aprile 2024

Vigili, scatta il nuovo stato di agitazione: ipotesi sciopero per la Tirreno-Adriatico. "Ma preferiamo l'accordo"

Si riapre il contrasto mai rimarginato tra il corpo e il Comune. "Puntiamo a risolvere i problemi ma di passi in avanti non ce ne sono stati". Il 12 corteo a Roma

Vigili urbani (foto di repertorio)

Vigili urbani (foto di repertorio)

Arezzo, 28 gennaio 2015 - Ve li eravate dimenticati? Grave errore. Perché sono sempre lì e sempre più intenzionati a ottenere quello che cercano: con le buone o con le cattive. I  vigili urbani non lasciano ma raddoppiano. Nei prossimi giorni sarà proclamato il nuovo stato di agitazione. "I primissimi giorni di febbraio" conferma dal Csa Roberto Prestigiacomo. La mossa apre 120 giorni nei quali è possibile in qualsiasi momento fissare un altro sciopero. E in mezzo c'è il 13 marzo, la tappa della Tirreno Adriatico. "Certo è un'ipotesi, valuteremo: certo preferiremmo trovare un accordo". Ma nei fatti di accordo per ora non c'è aria. "Di passi in avanti non ce ne sono stati, è evidente. I problemi che abbiamo posto sono sempre lì e questo p inaccettabile". La questione dei pagamenti nei festivi infrasettimanali sul lato contrattuale e la carenza di servizi e mezzi dignitosi sul servizio, tanto per fare una sintesi estrema. Quindi avanti ancora con la protesta. Che intanto si apre una finestra nazionalee: il 12 febbraio, per la manifestazione nazionale a Roma delle polizie municipali. "Il Csa aretino aderisce e in tanti ci saremo a Roma,è in corso l'organizzazione dei pullman". E' la manifestazione che contesta anche il trattamento dei vigili romani sulla famosa vicenda del 31 dicembre sulle assenze del 31 dicembre. "I dati veri sono molto diversi da quelli di quella campagna. E in ogni caso i  problemi dei vigili sono uguali o quasi dappertutto, a cominciare dalle carenze di mezzi". La vertenza si trascina ormai da oltre due anni, un periodo nel quale ha fermato il lavoro in occasione di due Giostre. Giugno è ancora lontano. Però la proclamazione a inizio febbraio copre fino ai primi di giugno e insieme lascia il tempo utile per poterne proclamare un altro che permetta scioperi sia alla prima che alla seconda edizione del Saracino