Un orto per verificare la presenza di agenti inquinanti

L'iniziativa di Aisa Impianti consiste in 400 metri quadri di orto dove verranno coltivati diversi tipi di verdura

San Zeno

San Zeno

Venerdì scorso è stato inaugurato l’orto ricettivo di Aisa Impianti, un terreno di circa mq. 400, proprio adiacente agli impianti del termovalorizzatore di San Zeno, ove saranno coltivate in rotazione le specie ortive più comuni e diffuse nel territorio aretino. “La finalità è quella di ricercare e verificare se le colture esercitate sul terreno possano contenere eventuali elementi inquinanti attribuibili alla combustione di rifiuti solidi urbani- afferma la Vicepresidente di Aisa Impianti Marzia Sandroni. Il progetto sarà arricchito, durante il periodo di fioritura degli arbusti fruttiferi dell’Orto Ricettivo, dall’installazione di un’arnia dove le api fungeranno da ‘sentinelle ambientali’ e la produzione di miele verrà sottoposta, periodicamente, al pari delle produzioni vegetali, ad analisi chimica”. A partire dalle 15:00 si è svolto l’atteso convegno “Il piano industriale di una società a controllo Pubblico” destinato agli iscritti all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili in cui sono intervenute personalità di spicco del settore: Maria Pia Maraghini dell’Università di Siena, Dott. Roberto Ammendola dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano, Avv. Lorenzo Crocini, Patrocinante in Cassazione e l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Arezzo Paola Magnanensi. A seguire, i partecipanti hanno avuto la possibilità di vedere con i propri occhi come funziona il termovalorizzatore grazie ad una visita tecnica qualificata dall’impianto sotto la guida dell'Ing. Marzio Lasagni, Direttore Generale di Aisa Impianti. A tutti è stato consegnato in omaggio un concreto risultato del lavoro dell’impianto: un sacchetto di fertilizzante prodotto dai rifiuti organici raccolti in forma differenziata, utilizzato anche in agricoltura biologica, da impiegare nel proprio giardino o nel proprio orto. “Nonostante tutti gli studi abbiano ormai dimostrato come l’impianto di San Zeno non produca un aggravio all’inquinamento del territorio - dichiara Antonio Boncompagni - noi non ci accontentiamo e andiamo sempre avanti negli studi e negli approfondimenti per tener continuamente monitorato l’impatto ambientale e sanitario. Parallelamente, per rendere sempre più fruibile l’area di San Zeno, a tutta la città, oltre all’inaugurazione dell’orto ricettivo, interessante ed innovativo luogo di studio, anche per le scuole”. Confermata anche la seconda edizione del Warehouse Festival, la manifestazione musicale che lo scorso settembre ha visto una grande partecipazione di giovani. Ancora una volta una concreta dimostrazione dell'approccio aperto e trasparente che caratterizza la gestione dell'impianto che, elemento da non sottovalutare, ha finora prodotto una quantità di energia tale che avrebbe richiesto l’utilizzo di 55.000 tonnellate di petrolio (l’equivalente di una grande nave da crociera).