Tragedia nel bosco, il Pm "convoca" gli amici del piccolo Jacopo

Saranno sentiti in un incidente probatorio che ricostruirà quei momenti della morte sotto i tronchi. L'ipotesi dell'autopsia è il soffocamento

Jacopo Brancadoro

Jacopo Brancadoro

Arezzo, 2 luglio 2016 - Nuovi sviluppi giudiziari nella tragedia dei giorni scorsi con la morte del piccolo Jacopo Brancadoro,  ucciso nella montagna casentinese dai tronchi di una catasta di legname improvvisamente venuta giù. Il Pm Marco Dioni, ha infatti richiesto l’incidente probatorio dove nell’accertamento irripetibile verranno sentiti tutti i ragazzini presenti al momento dell’episodio.

Jacopo ha perso la vita travolto da alcuni grossi tronchi mentre sedeva con i compagni sopra un fascio di legname appena tagliato. Il gruppo di piccoli escursionisti, accompagnati da due adulti dell’Arci Trekking di Novate Milanese, era partito in mattinata dal rifugio della Calla per affrontare uno dei sentieri più belli del parco delle foreste casentinesi. Dopo la sosta per il pranzo, si erano seduti sulla catasta, quando all’improvviso, gli enormi tronchi di oltre 5 metri erano rotolati giù.

Uno di questi, travolse Jacopo, che abitava a Milano. Una vicenda per la quale hanno ricevuto avvisi di garanzia la guida e i due rappresentanti della ditta che aveva curato il taglio degli alberi accatastando poi i tronchi nella radura dell’incidente.

Ipotesi di reato omicidio colposo, per la guida nella fattispecie della culpa in vigilando. Gli esperti dell’istituto di medicina legale di Siena hanno poi effettuato l’autopsia sul ragazzo, tra le ipotesi il decesso per soffocamento,. Per i soccorritori era stato difficile arrivare nel luogo dell’incidente, una fitta foresta di alberi di alto fusto, collegata alla strada principale da impervi sentieri.