Giovedì 25 Aprile 2024

Neve, test nella notte alla guida: strade principali libere ma mille insidie intorno. Parcheggi e marciapiedi a rischio

Necessaria la massima prudenza per muoversi in macchina. Raccordo perfetto, ma innesti da brivido. I sottopassi ancora critici, il caso rotatorie. La mappa dei punti critici

Strade a rischio per il ghiaccio

Strade a rischio per il ghiaccio

Arezzo, 31 gennaio 2015 - Occhi aperti e mani incollate al volante. Abbiamo provato a testare di notte i percorsi sui quali stamani ci ritroveremo un po' tutti, sulle vie di una città imbiancata di fresco e che ancora mostra i segni della bufera di ieri. RACCORDO. E' stato tanto coccolato durante il giorno da essere una striscia d'asfalto pulitissima: un biliardo, sul quale scivolare con la macchina. Ma attenzione. Gli innesti che si aprono sul percorso sono insidiosissimi. Perché la strada offre garanzie che il reticolo intorno non può dare. Esci a San Leo e già al momento di imboccare la pedana di uscita le lastre di ghiaccio sono lì, pericolose soprattutto scendendo verso la frazione. E prima di arrivare in via Fiorentina devi percorrere al piccolo passo zone appena pulite e che tracce di neve ne portano a volontà. Stesso discorso agli angoli del raccordo: auto ben centrata,o lungo la linea di demarcazione esterna il ghiaccio può spingerti fuori. TANGENZIALE. La strada è pulita ma non nelle condizioni pressoché perfette degli 8 chilometri e qualcosa del raccordo. Lungo la strada il ghiaccio è un pericolo reale. E da affrontare con abilità superiore alla media sono le rotatorie, dove l'aderenza diminuisce e rischia di scivolare sui punti ghiacciati. STRADONE DI PESCAIOLA. La strada con prudenza è sicura ma mai sentirsi troppo sicuri, perché è chiaro che le condizioni non sono mai le stesse del giorno. E se ti lanci nelle strade che si intersecano intorno è con una cautela infinita. E' la stessa regola aurea che regna dappertutto: le strade principali sono libere, quelle intorno non del tutto e i punti critici restano gli snodi e gli stop, lì dove è facile avere un attimo di distrazione. PARCHEGGI. Da dimenticare. No, anzi da ricordare a memoria. Perché almeno al test notturno sono letteralmente ghiacciati. Alla Cadorna per raggiungerer l'auto devi camminare sulle uova, pattinando come la Kostner se non meglio. E il quadro è lo stesso quasi dappertutto: il sale è generoso sul raccordo, non lo è nelle aree di sosta. E in una giornata di Fiera, che il Comune ha voluto mantenere con una tenacia degna di miglior fede, potrebbe creare decisamente qualche imbarazzo.

STRADE DEL CENTRO. Sarà un'impressione ma ci sono arterie che già sembrano aver risentito di questa recrudescenza invernale. Avvallamenti veri e propri, sui quali l'auto sobbalza senza dover dare automaticamente la colpa al ghiaccio. PUNTI SPARSI. Zona critica il cavalcavia di Indicatore. E' rimasto innevato e il dislivello, in salita o in discesa a seconda della direzione, fa il resto, spingendo l'auto fuori o facendola schizzarre come una freccia verso lo stop. Altro innesto critico è in via Emilia, all'incrocio proprio davanti alla Conad con la Setteponti. Le strade sono da domare ma nonè che anche le zone pedonali siano migliori. Un esempio? Il piazzale dell'ospedale: alla luce della luna brilla come ghiaccio. Forse perché il ghiaccio c'è e speriamo che chi lo affronta con un bastone o a fatica non paghi il prezzo. SOTTOPASSI. Le strade sono abbastanza pulite ma la sicurezza va conquistata con prudenza, perché i rischi non mancano. MARCIAPIEDI. Si contano a decine quelli che non è stato possibile liberare e mettere in sicurezza. In centro e soprattutto in periferia. Il rischio di cadute è molto alto e una giornata tersa e fredda porebbe accentuarlo. Intanto nella notte la gente si arrabatta a rimettere a punto la quattro ruote. Chi ha lasciato l'auto ferma dalla mattina all'aperto prima deve rimuovere la neve, ch eha avuto il tempo di trasformarsi in una coltre di ghiaccio. Poi deve faticare ad aprire e chiudere lo sportello. Si ghiaccia la serratura dello sportello e finché non si scongela non c'è verso di domarla. Nel silenzio della notte senti grandi colpi allo sportello, nel disperato tentativo di ottenere con la forza quello che il ghiaccio nega.