Suora di clausura si impicca a 38 anni in un monastero: trovata dalle consorelle, il Vescovo torna per lei dalla Cei

Arrivata da Fiesole per un periodo di riposo, era ospite da quattro mesi delle Benedettine di Monte San Savino. Era originaria del Congo

Un monastero delle Benedettine

Un monastero delle Benedettine

Arezzo, 21 maggio 2015 - Si sono guardate intorno e non l'hanno vista più al loro fianco. Normale in un monastero, dove i momenti di preghiera personali sono naturalmente all'ordine del giorno. Ma non era normale in questo caso. Perché la consorella era morta: si era andata a impiccare in un casottino in fondo all'orto del monastero.

E' la terribile fine di una monaca di appena 38 anni, di origine congolese, una nazionalità che sembra ormai inseguirsi sul filo della cronaca in questi giorni: anche se è escluso qualunque collegamento con padre Graziano, in carcere per l'omicidio di Guerrina Piscaglia, e che non avrebbe minimamente conosciuto la suora.

Suor Maria era in forze al monastero benedettino di Fiesole ed era stata accolta per un periodo di riposo in quello di Monte San Savino, che è poco fuori il paese. Oggi la tragedia: le altre suore, tutte anziane meno una, si sono ritrovate davanti al corpo della monaca, privo di vita, a fianco dell'orto e del chiostro. Si è impiccata in un annesso agricolo di fianco all'orto

Non si conoscono i motivi della tragedia, anche se sembrerebbero legati ad una fase di forte depressione. Le altre monache si sono riunite in preghiera subito dopo il ritrovamento della suora.

In serata hanno ricevuto la visita della Superiora dell'ordine e dello stesso Arcivescovo Riccardo Fontana, che era all'assemblea della Cei ed è tornato da Roma proprio a causa di questa tragedia. E in serata dalla Diocesi è arrivata una nota di dolore e di lutto, rivolta anche alla comunità benedettina di Fiesole, dove la monaca aveva il suo vero monastero.

Nei giorni scorsi la gente intorno l'aveva vista camminare intorno al monastero di Pastina, poco sopra il Monte, sempre insieme a qualcuna delle consorelle, che raramente la lasciavano sola. Ma che non potevano impedire quel gesto estremo e terribile.