La carica dei duecento all'Ardita ha chiuso Bicinfiera. C'era anche Chioccioli

Un bell'evento legato al ciclismo

Franco Chioccioli all'Ardita

Franco Chioccioli all'Ardita

Arezzo 28 maggio 2017 -  di Fausto Sarrini

LA CARICA DEI 200 anche qualcuno in più, all’Ardita, ciclostorica con biciclette e abbigliamento d’epoca e ovviamente con buona parte su strade bianche. Alla partenza anche Franco Chioccioli, vinitore del Giro d’Italia 1991 che ha percorso un breve tratto con la maglia amaranto-bianca dell’Ardita, poi è dovuto partire per seguire la squadra di cui è tecnico, il Team Rosini, impegnata nel trofeo Matteotti. Due i percorsi, sempre con partenza e arrivo nella splendida Piazza Grande ad Arezzo. Una crescita importante rispetto all’anno scorso. In sostanza, appena alla seconda edizione, la manifestazione ben organizzata dagli amici dell’Ardita, sta dimostrando di fare davvero sul serio e di avere margini di crescita notevoli. Una splendida giornata di sole, altrettanto di sport, due i percorsi, uno di 40 chilometri, senza grandi asperità, come è giusto perchè non tutti hanno la preparazione di fare l’Ardita vera e propria, 80 chilometri con la suggestiva, spettacolare ascesa all’Alpe di Poti dal versante di San Polo con 6,5 chilometri di sterrato. Oltre ad aretini e toscani, c’erano «Arditi» giunti da Marche, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, ma anche un inglese e un tedesco. Il miglior tempo per la scalata all’Alpe di Poti come l’anno scorso è di Marco Decina che ha impiegato 28’03“ e che nel 2016 suscitò anche l’ammirazione di Gilberto Simoni, vincitore di due Giri d’Italia e che fu l’ospite d’onore. La società col maggior numeri di iscritti il Team Il Cavallino, tra i premi quelli a Gabrio Spapperi che ha fatto il percorso con una bicicletta anni Trenta e per Samantha Goti, prima donna all’arrivo. Peccato che per una indisposizione non sia potuto intervenire il professionista Rinaldo Nocentini.  A salutare i concorrenti alla partenza Don Alvaro, il sindaco Ghinelli e l’assessore allo sport Lucia Tanti.

TEATRO di Bicinfiera ad Arezzo è stata la splendida Piazza Grande. Eventi da venerdì fino a ieri, con il clou dell’Ardita di cui parliamo nell’articolo d’apertura. Tra gli altri appuntamenti di questi giorni di Bicinfiera, lo spettacolo teatrale di venerdì scorso di Noidelelscarpediverse con tema il primo Giro d’Italia, quello del 1909. E a proposito di Giro, ieri a Milano in piazza Duomo c’è stata la conclusione a cronometro e la maglia rosa finale all’olandese Tom Dumoulin, che l’anno scorso perse il primato proprio ad Arezzo, sulle rampe dell’Alpe di Poti, scalata ieri dall’Ardita. Sabato l’interessante dibattito al palazzo di Fraternita condotto da Mauro Messeri con Chioccioli, Mugnaini, Nocentini, Tenti. E come dimenticare la mostra-scambio di biciclette e ricambi e di accessori a tema, la mostra fotografico e la scuola di ciclismo di Arezzo che ha consentito ai bambini di cimentarsi con le mountain bike.  Una tre giorni indimenticabile per il mondo del ciclismo nel segno dell’Ardita.