Finisce in parità il derby tra Montevarchi e Sangiovannese. Oltre 2.000 sugli spalti

Di fronte ad una grande cornice di pubblico e nel segno della correttezza è finito senza vincitori nè vinti il 95° derby del Valdarno.

Una fase del derby tra Montevarchi e Sangiovannese

Una fase del derby tra Montevarchi e Sangiovannese

Montevarchi, 4 febbraio 2018 - E’ finito con il risultato ad occhiali il 95° derby del Valdarno, giocato di fronte a oltre 2.000 spettatori, 400 dei quali provenienti da San Giovanni. Grande coreografia ad inizio partita dei tifosi della curva Farolfi, mentre nell’altra curva erano assenti, per le note vicende raccontate in settimana, i ragazzi della Gradinata Marco Sestini. Il pareggio, tutto sommato è giusto, anche se la Sangiovannese ha destato miglior impressione, soprattutto nella ripresa. Squadra di grande personalità quella di Iacobelli, che in uno stadio “bollente” come il Brilli Peri è scesa in campo senza paura, giocando i primi dieci minuti con il piede sull’acceleratore creando un paio di pericoli.

Poi è salito in cattedra il Montevarchi che, come ha confermato Rigucci, ha iniziato la gara un po’ in soggezione. Quando gli aquilotti si sono sciolti hanno iniziato a creare qualche grattacapo e dopo una ventina di minuti al piccolo trotto, nei restanti venticinque minuti della prima frazione i rossoblù hanno fatto meglio degli avversari, sfiorando il goal in una doppia occasione firmata Rosseti e Fofi, la cui conclusione ha colpito il palo esterno. La Sangiovannese, che dopo una partenza sprint aveva arretrato troppo il baricentro del gioco, nella ripresa è entrata con un altro piglio. Iacobelli, infatti, si deve essere fatto sentire negli spogliatoi e i suoi ragazzi hanno giocato un secondo tempo di ottimo livello, impedendo al Montevarchi un solo tiro in porta e creando invece due pericoli, soprattutto al 26° con Kernezo, che si è involato sulla sinistra e si è presentato a tu per tu con Pellegrini, bravissimo a deviare il tiro di piede.

L’Aquila, invece, ha cercato di pressare ma senza costrutto e indubbiamente ha pesato come un macigno l’assenza di Essoussi, che è uscito dopo soli cinque minuti per un problema alla schiena. Un attacco senza il giocatore più importante è un attacco senza dubbio spuntato. L’Aquila. comunque, può archiviare con moderata soddisfazione questo pareggio, che arriva dopo due sconfitte consecutive e soprattutto dopo la deprimente partita di San Mauro Pascoli. Per quanto riguarda invece la Sangiovannese, la squadra azzurra ha dimostrato ancora una volta compattezza e grande personalità. E’ stato davvero un lavoro straordinario quello di Del Grosso e Caleri che in estate, con poche risorse, hanno messo su una squadra che si sta togliendo grandi soddisfazioni. Una squadra che gioca a pallone, senza paura.