"Salviamoci, poi il salto di qualità". Arezzo, parla il presidente: "Ecco la mia linea"

Marco Matteoni esce allo scoperto: "Spazio ai giovani e una squadra sanguigna come me". "Domenica sarò allo stadio: rinforzi a gennaio? Se c'è bisogno..."

Marco Matteoni

Marco Matteoni.

Arezzo, 30 novembre 2017 - «Non faccio promesse: non servono a niente, ma proverò a costruire qualcosa di bello con l’Arezzo, una squadra tradizionalmente sanguigna, proprio come me» - attacca così Marco Matteoni, 55 anni imprenditore romano che sarà il nuovo presidente del club amaranto. E ancora: «Punteremo sui giovani, chiaramente di valore, ma società come la nostra devono assolutamente avere questo obiettivo. Già in Italia ci sono troppi stranieri e quelli buoni sono pochi. Non ci stupiamo se poi l’Italia è stata sbattuta fuori dai mondiali da una modesta Svezia, se non si investe sulle nuove leve, ecco i risultati».

Giovani per la prima squadra ma anche potenziare il settore giovanile... «E’ una risorsa indispensabile, non esistono dubbi».

Presidente, ma come le è venuta voglia di prendere l’Arezzo? «Prima di tutto sono un appassionato di sport. Tifoso della Roma, anche se ancora devo digerire lo scudetto perso nell’86 per la clamorosa sconfitta col Lecce all’ultima giornata. La mia squadra di calcetto femminile, l’Olympus è campione d’Italia, ha vinto la Coppa Italia e la Supercoppa e adesso faremo la Coppa Campioni. E sono anche vicino alla Cicli Roma, ciclismo amatoriale. Per quanto riguarda l’Arezzo, mi ha contattato Zavaglia e alla fine ho accettato questa avventura. Aggiungo che sono nato a Roma ma mio padre era di Pistoia, quindi nelle mie vene scorre un pò di sangue toscano».

Con Marco Matteoni ci saranno anche le famiglie Gatto e Comparelli... «Domenica verrò a vedere Arezzo-Prato in tribuna, ma in futuro spesso sarò in curva insieme ai tifosi verso cui avrò grande rispetto, così come loro lo devono avere per me. E nei prossimi giorni ci riuniremo, faremo il nuovo consiglio d’amministrazione e verranno definiti i ruoli».

Il direttore generale sarà Franco Zavaglia... «Mi fido di lui, ha esperienza e competenza nel mondo del calcio».

A causa di una partenza falsa, dei punti di penalità, la squadra è un pò in ritardo... «Quest’anno dobbiamo soprattutto pensare a raggiungere una salvezza tranquilla, il prossimo campionato cercheremo di fare un salto di qualità, ma ripeto, non mi piace fare promesse. Garantisco però sul massimo impegno e la serietà».

Il giocatore più rappresentativo dell’Arezzo è Moscardelli, romano e romanista... «E’ il primo che incontrerò,Moscardelli è un giocatore importante e un punto di riferimento, ma ovviamente voglio conoscere tutti. La capacità di far gruppo è fondamentale».

A gennaio riapre il calciomercato... Prima vedremo la squadra, poi se ci sarà da intervenire, valuteremo dove».

Marco Matteoni sarà il terzo presidente romano di fila dell’Arezzo dopo Severini e Ferretti. E’ un imprenditore edile di spessore, presidente di Edilizia Confartigianato Imprese Roma, è leader di un gruppo solido, la Matteoni Group. Si occupa di edilizia, compravendita di immobili, ha interessi nella ristorazione, nello smaltimento rifiuti, inoltre la scorsa estate ha rilevato il Giornale d’Italia.