Matteoni: "Troppi timori. Lo stadio? Da rifare, ma la squadra deve meritarlo"

L'analisi della sua prima partita da presidente ma anche i progetti, stadio compreso, e gli obiettivi da raggiungere. Marco Matteoni in sala stampa confessa le prime impressioni all'esordio da patron dell'Arezzo.

Marco Matteoni in sala stampa

Marco Matteoni in sala stampa

Arezzo, 3 dicembre 2017 - Usa il bastone e la carota Marco Matteoni. Il nuovo presidente dell’Arezzo, al termine della partita entra per la prima volta in sala stampa ed è un fiume in piena.  Presidente qual è il suo giudizio dopo questo incontro. Che Arezzo ha visto? “Una squadra estremamente timorosa - esordisce Matteoni - i ragazzi avevano paura di toccare il pallone e questo non mi è piaciuto affatto perché i nostri sono giocatori di qualità. Forse più che di preparazione atletica o fisica hanno bisogno di un contorno che li aiuti oltre ai tifosi”. Forse hanno avvertito tutte le vicende extracalcistiche di queste settimane compreso il passaggio di proprietà? “Guardi io vengo dalla scuola di Lenzini, il presidente della Lazio che vinse lo scudetto negli anni ’70. Ecco io voglio rivestire un ruolo simile qui ad Arezzo. Voglio parlare uno ad uno con i giocatori. Non possono avere paura. Con tutto il rispetto ma noi oggi giocavamo contro il Prato mica contro il Milan o l’Inter”. Che impressione le ha fatto il primo cittadino? “Finalmente un sindaco che ride, scherza. Un sindaco che si mette in gioco ed ha voglia di fare, non sta certo distruggendo la città. Poi qui ad Arezzo ho avuto modo di incontrare di nuovo il mio amico Bruno, il vostro questore”. Che impressione ha avuto entrando allo stadio? “Ci vorrebbe una bomba atomica così lo distruggiamo e lo ricostruiamo”. A gennaio rafforzerete la rosa? “Ho rotto il salvadanaio. Se c’è bisogno interverremo”. Qual è il suo obiettivo? "Questa sarà una stagione di transizione in cui programmare il futuro. Sia chiaro che a me, come ai tifosi, vedere l'Arezzo a metà classifica non piace".

Soddisfatto a fine partita Massimo Pavanel che ha ricevuto poi i complimenti del patron amaranto Matteoni. "Siamo stati meno brillanti del solito - commenta il tecnico - ma oggi contavano solo i tre punti. Venivamo da due partite dove abbiamo giocato bene senza raccogliere punti. Adesso però non fermiamoci. Dobbiamo tornare in campo per migliorare alcuni aspetti, domenica c'è la sfida in casa del Pisa".