Fiorentina, Sousa: "A Bergamo un ambiente entusiasta, questo ci dà più voglia di vincere"

Alla vigilia della sfida con l'Atalanta il tecnico viola parla della partita e del momento viola. Ilicic sembra recuperato, Bernardeschi più in forse

Paulo Sousa in conferenza stampa

Paulo Sousa in conferenza stampa

Firenze, 4 marzo 2017 - "Come arriviamo alla partita di Bergamo? Come sempre: cerchiamo di avere tutto l'entusiasmo per vincere, abbiamo preparato la gara come sempre, per vincere". L'allenatore della Fiorentina, Paulo Sousa, presenta la sfida dei viola in casa dell'Atalanta (domenica 5 marzo, ore 12.30). Una sfida certamente impegnativa: i viola attraversano un momento di difficoltà,  gli orobici vivono una stafgione da sogno. "Sicuramente andremo in una piazza giuastamente euforica, con molto entusiasmo, per questo dobbiamo avere più gioia di quello che sappiamo fare, cercando di migliorare i nostri errori che ci sono costati molti punti". Sousa fa i complimenti a Gasperini e all'AtaIanta citandoli come "un esempio".

Le domande, in conferenza stampa, tornano più volte sugli errori (difensivi e non) della Fiorentina, errori che, come dice lo stesso Sousa, sono costati cari. "I segni c'erano già l'anno scorso, e anche quando vincevamo dicevo che non eravamo imbattibili. Solo che facevamo più gol degli avversari, vincevamo le partite prima. Abbiamo sorpreso tutti perché le aspettativer erano più basse.  Poi, appena è calato tutto l'entusiasmo anche gli errori sono venuti fiori in modo più evidente. La mia analisi, di quello che ho vissuto con la squadra l’anno scorso, l’ho fatta la prima volta che sono stato con il direttore, ho relazionato quello che secondo me si poteva fare per migliorare. Il resto dipendeva dalla società,  mentre io come ho sempre detto cerco di allenare quelli che ho".

Riguardo all'infermeria, "Ilicic ieri si è allenato, mentre Bernardeschi ancora no" dice Sousa e questo fa capire che non sono molte le possibilità di vedere in campo il talento di Carrara. Sousa, comunque, spende parole di elogio per il numero 10: "Federico ha sempre dato la sua disponibilità, ha fatto per due partite delle infiltrazioni per poter giocare. Per un allenatore questa disponibilità è straordinaria. Questa è leadership e carattere, ma non solo lui anche altri mi hanno dato queste dimostrazioni".

Riguardo alle possibilità di vedere in campo alcuni giovani in questo finale di campionato, Sousa ribadisce che "per me non è questione di giovani o meno giovani, ma di giocatori che possdono aiutarci a vincere". Poi, un'apertura ad Hagi: "Cercherò di aiutarlo a migliorare, e dargli la possibilità di giocare più minuti competitivi in campo”.

Sousa non ha dubbi sul fatto che la squadra sia con lui ("Credo che il campo dimostri che credono in quello che proponiamo, che provano al massimo nel campo) elogia Babacar ("Sta lavorando molto bene, è molto cresciuto, anche tatticamente") e sul suo futuro glissa: "Un'analisi profonda sarà fatta in un altro momento. Per me è importante focalizzarsi su quello che posso controllare. Per me la vera Fiorentina è quella ambiziosa che crea e fa gol. Se guardiamo, dall'anno scorso nella maggior parte delle partite abbiamo il maggiore controllo, creiamo più degli avversari, a volte siamo più concreti, altre volte no. Sappiamo che alle volte soffriamo, alle volte riusciamo a risolvere altre volte no. Io creco di lavorare ogni giorno conoscendo i nostri limiti".