Arezzo, in pole c'è una cordata dal nord: forse la svolta entro domani

Ormai quasi tramontata la pista che porta a Di Matteo. Giorni intensissimi per l'Arezzo per la svolta societaria

Il vice presidente Riccioli

Il vice presidente Riccioli

Arezzo, 10 novembre 2017 - Sono giornate frenetiche. Che questa settimana possa essere decisiva per il futuro dell’Arezzo è cosa ormai nota. Anche il sindaco Ghinelli lo ha ribadito ospite della trasmissione Block Notes. Entro il prossimo weekend Mauro Ferretti e Andrea Riccioli contano di fissare i primi punti fermi per la cessione delle quote di maggioranza, il 99 per cento attualmente in possesso della Programma Mutuo. Tra ieri e oggi il vicepresidente amaranto si è seduto al tavolo con alcuni imprenditori.

La pista relativa a Nicola Di Matteo che pare quasi tramontata, è stata ormai superata da una cordata con sede nel nord Italia e da un imprenditore che avrebbe la disponibilità e la forza economica di portare avanti da solo il progetto legato all’Unione Sportiva Arezzo. Nel caso del singolo imprenditore, la trattativa non è subordinata al reperimento di fondi tramite sponsor aretini.

Nel caso della cordata invece ci sarebbe anche un’apertura a cedere una quota di minoranza a quegli imprenditori aretini pronti a dare una mano per le sorti del Cavallino. Ad ogni modo in casa amaranto non si cerca «una soluzione ponte» per arrivare al 30 giugno 2018 ma per guardare più avanti, magari impostando un progetto sulla base anche della disponibilità legata all’utilizzo dell’impianto sportivo de Le Caselle e al «Città di Arezzo».

Difficile dire chi possa essere in vantaggio. Di certo le parti in causa stanno cercando di arrivare quanto prima ad punto di incontro. Il tempo non aiuta. Entro il 30 novembre dovrà essere approvato il bilancio, ma la scadenza più impellente tra tutte è quella di metà dicembre. Entro il 16 dicembre dovranno essere saldati stipendi e contributi. Si parla di un importo vicino ai 300mila euro.

Mancare all’appuntamento comporterebbe una nuova penalità in classifica. Ad oggi il bilancio analizzato dalla Covisoc attesta come confermato anche dai dirigenti amaranto di 600mila euro di debito. Gli acquirenti hanno visionato e stanno visitando gli incartamenti necessari per poi compiere la prossima mossa che è attesa in tempi quanto mai brevi.

Matteo Marzotti