Bestemmia in campo: espulso e fuori per cinque domeniche. E la società si ribella

L'espulsione fatale alla Baldaccio: in un minuto prende il gol e poi la maxi-squalifica del capitano. "Tutto in coppa e siamo penalizzati in campionato"

Un arbitro (Ap/Lapresse)

Un arbitro (Ap/Lapresse)

Arezzo, 7 ottobre 2017 - Bestemmia in campo durante una partita di coppa: ed  espulso sconterà cinque giornata di squalifica in campionato. Ma la società si ribella. L'episodio è accaduto durante la partita tra Baldaccio Bruni Anghiari e Sinalunghese di Coppa Italia dilettanti, sfida giocata nei giorni scorsi e finita 2-2 con il passaggio del turno da parte dei senesi, con gol decisivo proprio un minuto dopo l'espulsione di Rosati, giunta al 119. Secondo quanto riportato dall'arbitro e fatto proprio dal giudice sportivo, il giocatore avrebbe bestemmiato.

Questa la motivazione della squalifica: «Espulso per essersi rivolto in maniera irriguardosa nei confronti dell'arbitro e per aver bestemmiato. Sanzione aggravata in quanto capitano».

La successiva squalifica però non è stata comminata per ulteriori partite di coppa ma per il campionato, fatto che ha provocato la ribellione della società. «Stavolta credo che sia stata commessa - dice il direttore sportivo dei biancoverdi Alessandro Bruni - una grossa ingiustizia: perdiamo il nostro capitano per un mese, addirittura per 5 partite in campionato, visto che il 1° novembre ci sarà il turno infrasettimanale, nonostante l'espulsione sia arrivata in Coppa».