Arezzo, sfuma la pista locale: tra i nomi esterni spicca quello di Di Matteo

Per due anni presidente del Mantova, un tentativo con la Lucchese, un'attività edilizia forte. A Roma nuovi incontri in vista

Nicola Di Matteo

Nicola Di Matteo

Arezzo, 22 ottobre 2017 - Si apre la settimana decisiva per il futuro dell’Arezzo. Il piano A, quello che si basava sulla possibilità di unire imprenditori aretini sembra ormai sfumato. Tramontata subito la strada verso la cessione proprio ad uno o più imprenditori aretini dell’intero pacchetto di maggioranza.

E’ rimasto così in piedi il piano B, imprenditori non aretini. Da Ius a Pasquariello, ma non solo. Questi i nomi emersi nei giorni scorsi anche se da parte dei dirigenti amaranto c’è il massimo riserbo. Nelle ultime ore il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Nicola Di Matteo (nella foto), imprenditore attivo nel ramo dell’edilizia di origine campane.

La sua attività si è sviluppata tra l’Emilia Romagna e l’estero con legami anche a Dubai. Di Matteo in passato è stato presidente del Mantova in Lega Pro e più precisamente nella stagione 2014-2015 quando Juric, attuale allenatore del Genoa, sedeva sulla panchina dei virigiliani. Poi l’esperienza con la Spal come azionista di minoranza e più recentemente con la qualifica di direttore generale a Santarcangelo.

Pochi mesi fa si era parlato di un suo interessamento per le sorti della Lucchese. All’orizzonte però c’è anche la pista che porta verso Roma dove un altro imprenditore sarebbe in procinto di incontrare i dirigenti amaranto.