Francesco Ghirelli arriva in Comune
Arezzo, 25 febbraio 2018 - Doveva essere il D-Day amaranto. Il giorno in cui l’Assocalciatori confrontandosi con Lega Pro e Prefettura avrebbe sciolto le riserve sullo sciopero. Alla fine ci ha pensato la Lega a togliere le castagne dal fuoco. Alle 8, a tre ore dall’incontro in programma in Prefettura ad Arezzo, ecco il comunicato firmato dal presidente Gabriele Gravina.
«Preso atto dell’incertezza determinata dallo stato di agitazione dichiarato dai calciatori dell’Arezzo che non hanno sciolto la riserva in ordine all’eventuale sciopero. Valutata la necessità di un urgente intervento della Lega volto a tutelare la regolarità della competizione e ad evitare l’aggravarsi della situazione, la Lega ha disposto di rinviare a data da destinarsi la gara Arezzo-Livorno».
Un rinvio che ha avuto lo stesso sapore di una boccata d’ossigeno per il Cavallino. Troppo rischioso d’altronde presentarsi al summit in Prefettura con l’Assocalciatori che doveva ancora conoscere il parere dello spogliatoio che chiede da giorni ormai garanzie.
Garanzie non limitate a pochi giorni ma alla possibilità di poter chiudere la stagione e ovviamente percepire quanto dovuto. Ecco allora la decisione della Lega di fermare, anzi di rinviare, Arezzo-Livorno che si doveva giocare oggi alle ore 14,30 allo stadio Comunale.
Tutto questo con buona pace del Livorno e delle altre formazioni di serie C che non hanno gradito il rinvio della partita scelto dalla Lega Pro per «tutelare la regolarità della competizione e ad evitare l’aggravarsi della situazione». Adesso si attendono svilippi in settimana, qualche segnale positivo magari, che possa portare a convincere i giocatori ad arrivare fino in fondo al campionato.
Dagli uffici della Neos non emergono novità sulla trattativa che Fabio Gatto aveva detto mercoledì scorso di aver intavolato tramite un advisor. «Al momento non ho novità da fornirvi da parte del dottor Gatto» - si limita a rispondere al telefono l’avvocato Marsili, legale della Neos Solution.