Arezzo, istanza di fallimento dagli "007": torna Di Matteo, ipotesi esercizio provvisorio

Il sindaco bolla Neos come inaffidabile e si affida alla cordata emersa nella prima fase

Moscardelli e altri giocatori dell'Arezzo

Moscardelli e altri giocatori dell'Arezzo

Arezzo, 24 febbraio 2018 - C’è la svolta nell’Arezzo, che sia positiva o negativa lo vedremo nei prossimi giorni, probabilmente tuttavia l’ultimo vero tentativo anche se rischioso di trovare una soluzione per non far morire il calcio aretino. E’ quello che auspicava anche il sindaco Ghinelli, puntando sulla strada dell’esercizio provvisorio come è successo col Vicenza. E’ chiaro che se il tribunale non concederà questa possibilità sarà la fine. E prima di ottenere questa chance ci vuole appunto una sentenza di dichiarazione di fallimento che di solito arriva in tempi non brevi, non meno di un mese.

Solo allora, contestualmente potrebbe essere concesso dal giudice l’esercizio provvisorio, purché questo non danneggi i creditori. La speranza è che data la situazione, il presidente del tribunale possa concedere una corsia preferenziale. Ma siamo appena all’inizio dell’iter. Intanto un’istanza di fallimento è stata presentata per conto di uno studio commerciale aretino per un credito derivante dal decreto ingiuntivo, passato in giudicato, dell’agenzia investigativa Ombra Security nei confronti dell’Arezzo.

Evidente tuttavia che andranno trovati i soldi per arrivare fino al termine della stagione. Il sindaco è intenzionato a percorrere nuovamente la pista Di Matteo con l’aiuto di imprenditori aretini. Lo stesso Di Matteo non ha chiuso la porta, anche se la situazione debitoria è peggiorata da quando venne contattato nel dicembre scorso e appunto per questo vuol valutare bene e capire se si può intervenire. Ovvio che è lotta contro il tempo.

Nel giro di qualche giorno dovrebbe dimettersi il revisore unico dell’Arezzo, Rodolfo Patrignani e relazionerà sullo stato di insolvenza della società che peraltro non ha provveduto alla ricapitalizzazione. Poi appunto toccherà al tribunale di Arezzo. Il sindaco Ghinelli ha già contattato il presidente del tribunale, Clelia Galantino. Speriamo che finisca peraltro la diatriba, il muro contro muro tra Lega e associazione calciatori. Fermo restando le ragioni di chi deve tutelare i calciatori, che sono costretti a giocare in condizioni molto complicate da mesi, la Lega tuttavia in questa fase ha dimostato buon senso, dando una mano all’Arezzo, cercando di trovare soluzioni e rinviando il derby di domenica prossima con il Livorno.

A questo punto dovrebbero essere finalmente usciti di scena personaggi che hanno creato solo problemi all’Arezzo, che hanno raccontanto bugie e non sono stati per niente chiari, facendo alla fine esplodere la rabbia fra i tifosi. Matteoni aveva garantito in più occasioni che gli stipendi sarebbero stati pagati e invece neanche l’ombra, Gatto in rappresentanza della Neos è venuto ad Arezzo facendo discorsi su trattative gestite da un advisor. Tutto questo in una situazione disperata. Servivano bonifici, altro che discorsi.