Arezzo, "disarmato" il giorno della verità. Slitta la scelta. Neos: "Trattative in corso"

Il sindaco continua la caccia ai nuovi investitori e contatta anche il presidente del tribunale. L'associazione calciatori ancora una volta in città

Moscardelli e altri giocatori dell'Arezzo

Moscardelli e altri giocatori dell'Arezzo

Arezzo, 23 febbraio 2018 - Sono ore decisive in casa Arezzo. Ma per ora la scelta più imminente, capire se domenica la formazione amaranto scenderà regolarmente in campo, è stata "disarmata". Il rinvio deciso dalla Lega dà qualche giorno di tregua e fiato alle trattative.

 La giornata di ieri è stata a dir poco interlocutoria. Da una parte l’amministrazione comunale, con il sindaco Ghinelli impegnato in prima linea nel provare a stimolare l’interesse di possibili investitori. Il primo cittadino ha preso contatto anche con il presidente del tribunale nel caso venga avviato l’esercizio provvisorio, forse la strada più semplice al momento.

Dall’altra parte la Lega Pro che attende una risposta, più che dall’Assocalciatori, da Moscardelli e compagni. «Senza le dovute garanzie è meglio fermarsi» ha detto il numero uno dell’Aic Damiano Tommasi aggiungendo che quella di oggi sarà di fatto la giornata decisiva per capire se revocare o meno lo sciopero. Intanto il Gos, gruppo operativo di sicurezza, si è regolarmente riunito.

D’altronde sciopero o no domenica il Livorno avrebbe dovuto comunque venire al Comunale così come la terna. In caso di mancata presentazione di Moscardelli e compagni, dopo 45’, sarebbe stat decretata la vittoria a tavolino. Per l’Arezzo si sarebbe trattato della prima mancata presentazione. Servono tre partite saltate prima di decretare l’esclusione dal campionato. Poi la scelta della Lega.

Le forze dell’ordine avevano comunque dovuto organizzare tutti i dettagli relativi alla partita considerata più calda della stagione. Gli steward, che vantano un credito nei confronti del club, sarebbero comunque stati disposti a lavorare. La prevendita era stata bloccata.

Lo step successivo tra l’altro non riguarderebbe solo l’organizzazione della sfida con il Livorno ma anche il nodo della fideiussione. Come spiegato dal segretario della Lega Pro, Francesco Ghirelli, per escutere la fideiussione servono non solo dalla tre alle quattro settimane ma anche l’esercizio provvisiorio. Una strada che può essere intrapresa solo se il tribunale dovesse riconoscere che esistono i mezzi per chiudere la stagione.

«Occorre dimostrare che c’è lo spiraglio di dare continuità alla squadra» ha aggiunto Ghirelli. Continuità che vuol dire anche garanzie e certezze di poter chiudere la stagione. Ciò che frena principalmente ogni operazione, dal coinvolgimento di investitori, alla decisione da prendere da parte dei giocatori, è proprio l’incertezza.

Al momento non è dato sapere con chi sta trattando, e se effettivamente una trattativa esiste, la Neos Solution. Almeno fino alla tarda serata di ieri nessuna notizia era arrivata da Roma se non la conferma che la trattativa era ancora in piedi e che potrebbero esserci novità a breve.

Nel frattempo Orgoglio Amaranto, titolare dell’uno per cento, ha dato mandato a dato mandato all’avvocato Francesco Chiericoni di verificare e analizzare i fatti occorsi negli ultimi mesi. Nello specifico tutti gli incartamenti riguardanti i vari passaggi di quote del Cavallino. Quella di oggi resta una giornata chiave. Alle 11 è convocata una riunione in Prefettura.