Calcio femminile: Arezzo ancora a secco, sconfitta contro la Virtus Padova

Arezzo calcio femminile

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Arezzo, 25 aprile 2017 - Prosegue il digiuno per la prima squadra dell’Arezzo Calcio Femminile che esce sconfitta dal match casalingo contro le avversarie della Virtus Padova, altra matricola del girone B ancora stazionante nei bassifondi della classifica. Con Casula ancora bloccata da un infortunio, il tecnico amaranto Nazzarena Grilli chiama alla sua corte Antonelli, Arzedi, Teci, Zeghini, Mencucci, Baracchi, Prosperi, Verdi, Mattiacci, Di Fiore e Nocchi puntando su un classico 4-4-2 di partenza. Fin dal fischio d’inizio le aretine mostrano di soffrire la determinazione delle padovane, costrette a lottare con le unghie e con i denti per scacciare definitivamente il fantasma della retrocessione. Dopo una prima fase di studio, al 5’ Di Fiore, servita da Nocchi, si ritrova a tu per tu con l’estremo difensore padovano che riesce, con agilità, a sventare la prima minaccia amaranto. Al 14’ è invece la volta delle ospiti che provano a concludere con una punizione battuta da Gioffré, la quale calcia però la sfera alta sopra la traversa. L’umore cambia al quarto d’ora, quando per l’Arezzo sembra profilarsi un’occasione d’oro: Cinetto atterra in area Di Fiore e il direttore di gara non può che assegnare un rigore alle padrone di casa. Ma dal dischetto, Capitan Teci colpisce la traversa e l’Arezzo vede sfumare la possibilità di sbloccare il match a proprio vantaggio. A poco servono anche i successivi tentativi di Nocchi che, prima su punizione e poi dalla distanza, cercano invano il bersaglio grosso. Il vantaggio padovano giunge invece al 30’ con Basso che, approfittando di una leggerezza difensiva dell’Arezzo, insacca alle spalle di Antonelli. L’Arezzo prova dunque a bilanciare il risultato: al 34’ è la volta di Teci, la cui punizione si chiude però con un nulla di fatto; mentre allo scadere del tempo ci prova Baracchi che, intercettando in area una punizione calciata da Zeghini, cerca di testa la conclusione. Anche la ripresa si rivela per i sostenitori aretini avara di emozioni. Le locali rientrano in campo decisamente sottotono finendo per assecondare il gioco delle avversarie biancocelesti. Al 46’ l’Arezzo si procura un calcio d’angolo: sulla bandierina si presenta Nocchi, ma in area D’Agostino disimpegna. Al 50’ le amaranto sembrano momentaneamente risvegliarsi: da centrocampo Baracchi serve Mencucci, la quale scarta un avversario e crossa in area per Di Fiore che, sola di fronte al portiere, prova ad andare a segno trovando però Tassello pronta a parare. Dopo una punizione mal sfruttata dalle padovane, dal 70’, con un corner di Nocchi, si apre una lunga serie di occasioni amaranto: al 73’ tenta nuovamente Di Fiore con un gran tiro a girare che Tosello riesce però a deviare in angolo. Sulla bandierina va le neoentrata Paganini, ma la palla esce fuori di poco. Dopo un nuovo tentativo di Nocchi, servita da Paganini, e un bel tiro di Verdi, che servita da Mazzini, cerca invano l’incrocio dei pali, al 41’ arriva il raddoppio della Virtus Padova che mette in cassaforte il match grazie alla personale doppietta di Basso. A poco servono gli sforzi delle aretine per accorciare le distanze. Al triplice fischio finale, l’Arezzo torna negli spogliatoi a bocca asciutta dopo una prestazione incolore e decisamente lontana da quelle espresse fino ad oggi sul rettangolo verde. “Non è stata affatto una bella partita. – dichiara la presidente Chiara Tavanti.- La determinazione delle padovane nel voler portare a casa i tre punti era palese e il bisogno di salvarsi è stato benzina per la squadra ospite. Dal canto nostro, l’Arezzo ha abituato i propri sostenitori ad altri tipi di prestazione e quello contro la Virtus non si è certo rivelato un match da incorniciare. Non sarà però una partita a demoralizzarci: l’obiettivo adesso è rimettersi al lavoro per tornare a brillare negli ultimi tre turni di questo campionato”.