Arezzo, il giorno del derbissimo a Siena. Dubbio portiere, due punte e De Feudis out

Oggi l'atteso incontro degli amaranto all'Artemio Franchi

Moscardelli e Polidori

Moscardelli e Polidori

Arezzo 22 gennaio 2017 - GRAN DERBY a Siena per l'Arezzo. Molto probabile che oggi il tecnico Sottili schieri il modulo 4-4-2. Così facendo gli amaranto giocherebbero a specchio contro i bianconeri di Cristiano Scazzola, figlio di Carlo, giocatore amaranto dal 1967 al 1969 con una promozione in B. Il portiere Benassi come ormai è noto ha accusato un problema al ginocchio che potrebbe costringerlo ad un periodo di stop. Se fino a giovedì sembrava scontata la presenza di Borra tra i pali a Siena, ieri Benassi si è allenato con la squadra. Le quotazioni del numero uno sono quindi in crescita anche se Borra resta il favorito. In difesa si va verso la conferma di un pacchetto formato da Luciani e Sabatino sugli esterni con la coppia Muscat-Solini al centro. Barison quindi partirà dalla panchina mentre Ferrario dovrà ancora lavorare a parte per risolvere gli ultimi problemi derivati da un infortunio. A centrocampo De Feudis ha accusato una noia muscolare e salterà il derby. Giocherà la coppia Cenetti-Foglia. Per Cenetti, arrivato pochi giorni fa da Bassano, il derby segnerà il debutto con la maglia del Cavallino. A sinistra ci sarà spazio per Yamga attesissimo ex della partita. Sulla destra sono tre i giocatori in lizza per un posto. Sottili potrebbe puntare su Bearzotti oppure rilanciare Arcidiacono, attenzione però anche a Corradi, che nasce come esterno destro con doti offensive. In attacco i giochi sembrano fatti: avanti con Polidori e capitan Moscardelli. Sottili di fatto vuole sfruttare tutto il proprio potenziale offensivo. Circa 400 tifosi amaranto previsti al Franchi.

Intanto è stato presentato il nuovo acquisto Stefano Ferrario, difensore di quasi 32 anni, diversi campionati in B e anche alcuni in A con Lecce e Parma. Proviene dalla Sambenedettese: "Ho giocato all’inizio, poi un infortunio, ora ho ripreso ad allenarmi. Non sono pronto per il derby col Siena, ma spero di esserlo prima possibile» - attacca il centrale, che non ha gradi di parentela con Rino Ferrario, il più grande difensore che abbia indossato la maglia amaranto. Stefano Ferrario continua: «San Benedetto del Tronto è una piazza calda, con tifosi appassionati pur non avendo un grande blasone. Ultimamente è mancato un pò di equilibrio in società e un calo in campo e quando è arrivata la proposta dell’Arezzo e ho capito le intenzioni ho accettato subito. Vengo in uno dei pochi club di Lega Pro con un progetto e in una squadra di buone tradizioni come l'Arezzo".