Arezzo, 18 maggio 2012 - "Ragazzi è dura, ma dobbiamo finirla questa gara". Sono le prime parole con cui John Elkann, il presidente della Fiat, ha salutato i tanti fans che oggi  si sono accalcati a Sansepolcro intorno alla sua  berlinetta Fiat 8V del '54 con la quale il presidente quest'anno ha deciso di partecipare alla Mille Miglia.

C'e anche John Elkann tra i 381 piloti che quest'anno sfrecceranno sulle strade di mezzo Italia lungo i fatidici 1600 km, vale a dire 1000 miglia, per la "gara più bella del mondo". E oggi, con la sua V8, con la "pettorina" 243 è arrivato a Sansepolcro, a compimento della seconda tappa. A bordo a suo fianco, come nella vita, una elegante Lavinia Borromeo, che a differenza del marito, è di poche parole. Lui, John, invece non si riparmia.

E' un John Elkann divertito ma visibilmente stanco. La folla lo assale mentre  cerca di uscire con difficoltà dall'abitacolo della V8. "Come state? Come va?" E' radioso, sembra tra vecchi amici. Del resto oggi è un giorno di festa. Non è il momento delle polemiche, il presidente preferisce non rispondere a chi fa cenno alla storia dell'allenatore della Juventus, Antonio Conte, tirato in ballo nello scandalo del calcioscommesse. 

Ad attendere la Freccia Rossa una città vestita a festa per l'occasione e tante tante persone. Sotto gli sguardi divertiti degli appassionati sono passate le regine di tutti i tempi. Le Alfa Romeo, il marchio che ha registrato il più alto numero di vittorie assolute, le inarrivabili Ferrari, le velocissime Mercedes-Benz, le Jaguar, sempre aggressive in corsa, le BMW, le Porsche e le FIAT, che sfrecceranno e si fermeranno a Sansepolcro. 

Alle 12  le teste rosse sono entrate in città. Le nuove arrivate nella famiglia del cavallino rampante insieme a quelle che hanno fatto la storia del marchio. Alle 13.40 è stata la volta delle auto storiche in gara, con il controllo orario presso il Mobilificio Del Bene e l'ingresso subito dopo in città, con il parcheggio lungo Viale Diaz e parallele ( le 385 storiche) e Viale Vittorio Veneto (le 150 Ferrari). Lì sosteranno fino alle 16.10. Sarà l'occasione per gli appassionati, attesi in gran numero, di ammirare e, per i più fanatici, accarezzare quelle auto che raccontano un pezzo della nostra storia.

La corsa, che ha visto protagonisti Tazio Nuvolari, Piero Taruffi e Alberto Ascari, continua infatti ad attirare piloti, personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, dell’imprenditoria e appassionati d’auto da più di 25 nazioni, pronti a confrontare tempi e prestazioni nelle prove su strada. Tra i partecipanti dell’edizione 2011: Rowan Atkinson, più conosciuto come Mr. Bean, Juan Manuel Fangio Jr, Kaspar Capparoni, Giacomo Agostini e Mika Hakkinen. Madrina del 2011 è stata la bellissima Madalina Ghenea, mentre quest’anno sarà la fiorentina Martina Stella.

Le auto, dopo la pausa pranzo, transiteranno in Piazza Torre di Berta, per lasciare la città di Sansepolcro, entrando da Porta Fiorentina verso Porta Romana. In piazza Torre di Berta, il direttore di Auto d'Epoca, presenterà le vetture.

Saranno 381 gli equipaggi alla partenza che si sfideranno lungo lo storico percorso Brescia-Roma-Brescia, per circa 1600 Km. Tra esse si potrà ammirare l’Alfa Romeo 8C 2300 Mille Miglia del 1932, a ottant’anni dalla vittoria del team Baconin Borzacchini-Amedeo Bignami su un modello spyder Touring. Per mantenere la supremazia tra le Sport, Jano progettò un nuovo motore che replicava la corsa e l’alesaggio della 1750 su 8 cilindri in linea, in due blocchi di quattro in lega leggera e con il comando della distribuzione al centro del motore. L’esordio dell’Alfa Romeo 8C 2300 alla Mille Miglia del 1931 non fu fortunato e Nuvolari concluse nono dietro alla Mercedes e a sei più affidabili 6C 1750. Ma già a Le Mans vi fu la vittoria di Howe davanti alla Mercedes e nell’anno successivo si ebbero affermazioni alla Mille Miglia e alle 24 Ore di Le Mans e di Spa. Mancò solo il Tourist Trophy dove l’handicap imposto alla 8C risultò esagerato. L’assoluta supremazia della vettura del Portello fu confermata nel 1933 con i primi otto posti nella classifica generale alla Mille Miglia, i primi tre alla 24 Ore di Le Mans e a quella di Spa. Solo il TT, con il suo particolare regolamento, vide la prima 8C preceduta da due MG di piccola cilindrata. Nel 1933 era, intanto, apparsa la 8C rialesata a 2556 cc e con questa Varzi si aggiudicò la Mille Miglia del 1934 e Chinetti vinse a Le Mans. L’ultima evoluzione Sport di questo motore fu l’8C 2900, che si aggiudicò, tra l’altro, le Mille Miglia dal 1936 al 1938 e, privato del compressore, quella del 1947.

Anche per Ferrari c’è un anniversario significativo: sessant’anni fa la Casa del Cavallino si è aggiudicata la Mille Miglia con Giovanni Bracco-Alfonso Rolfo a bordo di una Ferrari 250 S coupé Vignale. Quest’anno ci sarà la ‘nipote’, una Ferrari 250 Mille Miglia del 1954.

Alla partenza sarà presente poi la vettura che corse e vinse la Mille Miglia del 1940: la BMW 328 Mille Miglia Coupé immatricolata nel 1939. A metà degli anni Trenta BMW iniziò a interessarsi sempre più delle competizioni e nel 1936 esordì il modello 328 che utilizzava la meccanica derivata dal modello 319, montata su un raffinato telaio tubolare. Pilotata da “AFP Fane” (Alfred Fane Peers Agabeg), fu terza assoluta al Tourist Trophy del 1936, prestazione eguagliata l’anno successivo dal principe “Bira” (Birabongse Bhanutej Bhanubandh) del Siam, e ottava assoluta alla Mille Miglia del 1938, precedendo altre tre vetture ufficiali. Alla 24 Ore di Spa del 1938 conquistò il terzo, quarto e quinto posto assoluto, e ancora il terzo alla II Tobruck-Tripoli e il quinto alla 24 Ore di Le Mans nel 1939. Nel 1940 si aggiudicò il GP Brescia delle Mille Miglia con l’equipaggio von Hanstein/Bäumer con la berlinetta carrozzata da Touring.

E ci sarà la rossa, grintosa e bellissima Lancia Astura 1000 Miglia del 1938 del Museo Nicolis di Villafranca, realizzata dalla scuderia Ambrosiana di Milano proprio per cercare la vittoria nella Mille Miglia del 1940 con ‘Gigi’ Villoresi. Il motore, del tutto particolare, é realizzato con due motori Aprilia e può raggiungere una velocità di 200 Km. Il passato sportivo caratterizza questa vettura; l’auto ha infatti partecipato anche alla Freccia Rossa del 1949 con l’equipaggio Gordon e Lewis e ha vinto parecchie corse con Cortese, Borelli e altri ancora.

Quest’anno la Lancia Astura 1000 Miglia è stata affidata a Giordano Mozzi, che insieme a Stefania Biacca – partner nelle corse e nella vita – proverà a replicare il successo dello scorso anno. Nel 2011 sono stati proprio loro ad aggiudicarsi il trofeo, a bordo di una splendida Aston Martin Le Mans del 1933, seguiti dall’equipaggio composto da Bruno e Carlo Ferrari, padre e figlio, in gara con Bugatti Type 37 del 1927. Il gradino più basso del podio è invece andato agli argentini Claudio Scalise e Daniel Claramunt su Alfa Romeo 6C 1500 GS del 1933.

 

Le vetture della Mille Miglia partono oggi da Brescia per quasi 35 ore di viaggio in meno di tre giorni attraverso i suggestivi paesaggi di 6 regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Umbria e Lazio) e lo Stato di San Marino, per tagliare il traguardo il 19, dopo la tappa romana di Castel Sant’Angelo. Il 20 maggio sarà la volta della premiazione che si terrà, come ogni anno, al Teatro Grande di Brescia.

L’appassionante competizione nata 85 anni fa, che ha reso immortali campioni come Tazio Nuvolari e Achille Varzi, ha scritto insieme a loro le prime pagine della storia dell’automobilismo. Lo stesso Enzo Ferrari, che con la Mille Miglia testò le capacità embrionali dei primi bolidi del Cavallino, la definì ‘la corsa più bella del mondo’.

Gaia Papi