Arezzo 11 marzo -  GRANDE prova di Filippo Fratini, giovanissimo atleta del Circolo Tennis Giotto che è riuscito ad imporsi nella finalissima dell’Under 14 del trofeo Fit, la più importante manifestazione giovanile italiana riservata alle categorie dall’Under 10 all’Under 16. Fratini ha sfidato in finale l’amico e compagno Alessio Bulletti, altro ragazzo del Giotto che era arrivato fino all’atto decisivo dopo aver compiuto un capolavoro sportivo battendo in semifinale il livornese Schold, testa di serie numero 2 del torneo: i due aretini hanno dato vita ad un derby combattutissimo e di elevato livello tecnico, in cui Fratini ha saputo imporsi con i punteggi di 7-6 e 6-3. Richiamato dall’importanza del torneo e dall’eccezionale presenza in finale di due aretini, allo spettacolare incontro era presente un pubblico numeroso, che ha sostenuto e applaudito Fratini e Bulletti per tutta la durata della gara: tra gli spettatori spiccava la presenza di Marco Donati, l’assessore allo sport del Comune di Arezzo che ha poi avuto l’onore di premiare i due finalisti. Fratini, nato nel 1998, con questa vittoria si è confermato uno dei più promettenti giovani tennisti Italiani: nel torneo Fit, a cui hanno partecipato oltre 450 atleti, l’aretino ha incontrato e battuto tutti i più forti coetanei del centro Italia. Nato nel 1998, Fratini nel proprio curriculum vanta nel 2010 la vittoria nel campionato regionale Under 12 nel singolo e a squadre, anche se l’anno della sua consacrazione è stato il 2011, con la vittoria del campionato regionale Under 13 di doppio e del Grande Slam Under 14, gli ottavi di finale raggiunti ai Campionati Italiani e la qualificazione per il Master del circuito nazionale giovanile, risultati che gli hanno permesso di essere convocato agli stage federali organizzati dalla Fit e riservati ai migliori d’Italia. «È una soddisfazione senza precedenti - afferma Alessandro Caneschi, responsabile del settore agonistico del Giotto e allenatore di Fratini e Bulletti - Vedere nella finale di un torneo tanto importante due ragazzi cresciuti da noi è motivo di grande gioia per me, che li ho seguiti fin da quando erano bambini, per tutto lo staff tecnico, per il circolo e per le stesse famiglie. Questo risultato deve essere da stimolo per il futuro».