Arezzo, 29 novembre 2010 - Kilowatt Festival, di Sansepolcro e Valtiberina, se la vedrà con Saviano per conquistare la nomination 'Progetti Speciali' al Premio Ubu 2010, l’Oscar del teatro italiano, che sarà assegnato al Piccolo Teatro di Milano il 13 dicembre prossimo.

 Nella stessa categoria, oltre che lo scrittore Roberto Saviano, anche il progetto napoletano Punta Corsara, che ha sede a Scampia (Napoli).

Così dita incrociate in via Luca Pacioli, a Sansepolcro, dove ha sede il Kilowatt Festival, dove è arrivata proprio ieri, la notizia che il festival è entrato nella rosa delle nomination dei Premi Ubu 2010.

I Premi UBU, i più autorevoli e importanti riconoscimenti teatrali italiani, una sorta di Oscar del teatro italiano, sono stati fondati nel 1977 dal giornalista de 'La Repubblica' Franco Quadri. In passato, sono stati assegnati ad artisti quali Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Carmelo Bene, Mariangela Melato, Luca Ronconi e, in tempi più recenti, a Toni Servillo, Luigi Lo Cascio, Giuseppe Battiston, Filippo Timi, Alessandro Bergonzoni, nonché ai più importanti festival e compagnie del panorama nazionale.

Questa volta, nella categoria 'Miglior Progetto speciale' che premia le nuove tendenze, i festival e le iniziative più originali del panorama nazionale,
c’è anche Kilowatt Festival.
Nella stessa categoria sono in nomination lo scrittore Roberto Saviano con il suo monologo 'La bellezza e l’inferno' e il progetto Punta Corsara, che ha sede presso l’Auditorium di Scampia, originariamente promosso dal Teatro delle Albe di Ravenna e dal Napoli Teatro Festival.

Ad assegnare i Premi Ubu 53 critici teatrali indipendenti, operativi su tutto il territorio nazionale che hanno scelto di portare in nomination Kilowatt, tra decine di altri progetti. Ora, nella votazione finale, dovranno decidere se tributargli il massimo riconoscimento.

La cerimonia di premiazione – aperta al pubblico – si terrà il 13 dicembre prossimo, alle ore 18, presso il Piccolo Teatro di Milano, fondato sessant’anni fa da Giorgio Strehler, nella storica sala di via Ravello.
 

La presenza a Milano sarà una straordinaria occasione di festeggiamento per Kilowatt, per la Valtiberina, per tutto il territorio aretino e per le Istituzioni che sostengono il Festival.