Arezzo, 31 marzo 2011 - Penultimo appuntamento al Festival Cameristico Internazionale presso la Casa Museo di Ivan Bruschi promosso dalla Fondazione Ivan Bruschi amministrata da Bancaetruria e dall’Associazione Musicisti Aretini. Nel concerto di venerdì 1 Aprile alle 21.15 sarà presentato un raro strumento storico: il Claviorgano. Questo strumento nasce dall’unione originale di due strumenti, il clavicembalo e l’organo, che danno vita ad un nuovo strumento dalle sonorità e dalle possibilità soprendenti.

Nato nelle corti italiane e fiamminghe del tardo rinascimento e poi perfezionato durante l’epoca barocca e classica, il claviorgano era uno strumento di grande lusso anche all’epoca di Bach e Vivaldi e tutt’oggi se ne conservano pochi esemplari al mondo. Uno di essi, appartenuto a Wolfgang Amadeus Mozart, si trova nel Castello di Salisburgo, ma è così delicato che solo raramente viene suonato. Parte della meccanica coincide con quella del clavicembalo e parte ha dinamica alimentata a stantuffi coincidente con quella dell'organo, i due strumenti spesso sono sovrapposti e collegati da un particolare meccanismo.

La prima descrizione pervenutaci, dello strumento, risale al 1460, mentre la parola 'claviorgano' sembrerebbe comparire per la prima volta nel 1480. Il più antico esemplare di claviorgano, pervenuto fino ai giorni nostri, è conservato presso il Victoria and Albert Museum, fu costruito nel 1579, in Inghilterra, dal fiammingo Ludowijk Theewes. In epoca contemporanea sono pochissimi nel mondo i costruttori di strumenti che realizzano claviorgani; un claviorgano è stato appositamente costruito per il M° Claudio Brizi su suo progetto dalle ditte Barucchieri di Castiglion Fiorentino (per la parte costituita dal clavicembalo) e Pinchi di Foligno (per la parte costituita dall'organo), in cui le due parti sono collegate da un dispositivo in titanio.

A presentare e a suonare il claviorgano sarà quindi lo stesso Maestro Claudio Brizi, artista di fama internazionale che ha suonato in tutto il mondo con i più illustri solisti contemporanei. A suonare in trio con il M° Brizi due musicisti di grande classe: il violinista Marco Fornaciari solista anch’egli di fama internazionale, solista con i Solisti Veneti di Claudio Scimone per 20 anni (ha più volte suonato 'Le Quattro Stagioni' di Vivaldi alla Scala di Milano) e il flautista Roberto Pasquini (nella foto), ben noto al pubblico italiano per il rigore delle sue interpretazioni, la bellezza del suo suono e per le sue incisioni discografiche (ultima quella dei Capricci per flauto solo di Sigfrid Karg-Elert). In programma la Triosonata in re minore di C. P. E. Bach, il Concerto in mi minore di G. P. Telemann, la Toccata e fuga in re minore BWV 565 di J. S. Bach, il Fandango di Padre Antonio Soler e, capolavoro assoluto, la Triosonata dall’Offerta Musicale BWV 1079 di J. S. Bach.

 

 

Claudio Brizi ha studiato Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio 'Morlacchi' di Perugia con Ottorino Baldassarri e Wjinand van de Pol e clavicembalo presso il Conservatorio 'Martini' di Bologna con Annaberta Conti. Svolge un'intensa attività concertistica in tutta Europa, Messico, Stati Uniti e Giappone presso di prestigiose istituzioni musicali (Gewandhaus, Thomaskirche e Bach-Archiv a Lipsia; Schauspielhaus, Charlottenburg-Schloß, Französischer Dom a Berlino; Casals Hall, Triphony Hall, Musashino Hall a Tokyo); Come organista ha suonato e/o inciso su strumenti particolarmente significativi:Valère-Sion (l’organo più antico del mondo), Dresda Hofkirche (il più grande strumento costruito da G. Silbermann), Berlin Karlshorst (l’organo Migendt di C. Ph. E. Bach), Duomo di Brandeburgo (il più grande organo Wagner), Azkoitia (l’ultimo strumento di Cavaillé-Coll), Città del Messico (i grandi organi spagnoli della Cattedrale). Particolarmente attratto dal repertorio cameristico, collabora abitualmente con musicisti di fama internazionale (Edith Mathis e Françoise Poullet [voce]; Wolfgang Schulz, Mario Ancillotti, Angelo Persichilli, Andras Adorjan [flauto]; Thomas Indermühle, Jacques Tys, Hans-Jörg Schellenberger [oboe], Wolfgang Meyer, Karl Leister, Giora Feidmann [clarinetto]; Milan Turkovic, Henk de Wit [fagotto], Hans Peter Schuh, Edward H. Tarr [tromba]; Lars Michael Stransky [corno]; Saschko Gawriloff, Markus Wolf, Werner Hink, Carlo Chiarappa, Cristiano Rossi, Pierre Amoyal [violino]; Wolfgang Boettcher e Christoph Henkel [violoncello]; Siegfried e Renate Pank [viola da gamba]; Cathèrine Michel [arpa]; Bruno Canino [pianoforte]); Ha inciso circa quaranta CD spaziando dal tardo Rinascimento alle più recenti espressioni dell'Avanguardia ed è attualmente impegnato nella registrazione integrale dell’opera per organo di Johann Sebastian Bach per l’Etichetta giapponese Camerata. Dal '10' della rivista Francese 'Repertoire' al '10' di 'CD Classics', dallo 'Strabiliante' di 'La Revue de L’Orgue' (recensione a firma di Guy Bovet!) alle '5 Stelle'di 'Amadeus' La stampa specializzata internazionale ha espresso i più lusinghieri giudizi sui suoi lavori discografici. Si occupa di organaria ed ha al suo attivo la progettazione di diverse decine di strumenti in Italia, Germania e Giappone (ha collaborato, tra l’altro, alla progettazione del monumentale organo Pinchi per il Centro di Spiritualità “P. Pio” dell’architetto Renzo Piano). Da circa un anno e mezzo dispone inoltre di un claviorgano di sua concezione costruito da Claudio Pinchi e Franco Barucchieri con il quale ha finora realizzato 6 registrazioni discografiche. Tiene corsi di perfezionamento e master classes presso Istituzioni musicali ed universitarie in Germania (Università di Karlsruhe), Spagna (Musica d’Estiu Xabia) e Giappone (Università di Kobe). Da Cinque anni è Docente alla prestigiosa Kusatsu Summer Music Academy.

Marco Fornaciari, livornese, ha iniziato lo studio del violino nella sua città col M° Chiti proseguendo poi presso l'Accademia Chigiana con i maestri Accardo, Brengola e Gulli. In seguito si è diplomato con distinzione nella classe del M° Romano al Conservatorio di Ginevra. Ha suonato da solista nelle più prestigiose Sale da Concerto: La Scala, Mozarteum, Felsenreitschule, Salle Pleyel, Accademia di S. Pietroburgo, Sala Tchaikovskij, Bunka Kaikan, Suntory Hall, Sydney Opera House, MusikVerein, Lincoln Center registrando spesso in presa diretta per numerosi enti radiotelevisivi. Ha inciso musiche di Beethoven, Bartok, Faurè, Ravel, Schumann, Schoenberg, Vivaldi per le case discografiche Erato, Naxos e foné, per la quale ha ultimato l'unica registrazione integrale (in sei CD) delle oltre 80 composizioni di Paganini per Violino e Chitarra. Si dedica attivamente anche al repertorio per Viola (del quale ha registrato alcuni CD sia in recital che con orchestra) e alla pratica del Violino Barocco con cui ha inciso, tra l’altro, una edizione 'filologica' delle 'Sei Sonate e Partite' di J. S. Bach. È fra i pochissimi a cui sia stato concesso più volte di suonare lo Stradivari del Comune di Cremona, ed il Guarneri di Paganini del Comune di Genova al Teatro Carlo Felice. Con l’Ensemble Foné, di cui è anche direttore artistico oltre che solista, ha recentemente registrato le Quattro Stagioni di Vivaldi per la Foné, in coproduzione con Philips e Sony, in super audio CD, suonando gli strumenti conservati presso il Comune di Cremona: lo Stradivari 1715, il Guarneri del Gesù, l’Andrea Amati e la viola Gerolamo Amati.

 

Roberto Pasquini è uno dei flautisti di maggior talento della sua generazione in Italia. Già allievo di P. L. Graf e Patrick Gallois (Diploma di Concertismo 'Accademia Perosi' nel 1990, 'Deuxieme prix' al Conservatorio Superiore di Parigi nel 1992) è stato dal 1995 al 2000 primo flauto solista dell’ Orchestra Regionale del Lazio (ORL). Musicista completo, alterna la sua attività in orchestra a quella di solista in un vasto repertorio concertistico che comprende tutte le più importanti opere per flauto. Collabora con artisti di grande fama internazionale come Bruno Canino, Pier Narciso Masi, Daniel Rivera, Giovanni Angeleri e Fabio Bidini. Ha suonato in importanti Teatri quali lo Sferisterio di Macerata Opera, il Teatro Bellini di Catania, il Teatro della Compagnia di Firenze, il Théatre du Chatelet di Parigi, l’Auditorium dell’ Accademia di Santa Cecilia e il Teatro Nazionale di Roma. Direttore d’orchestra della Etruria Symphony Orchestra da lui fondata nel 2003 ha al suo attivo più di 1.000 concerti e Recitals solistici; ha diretto l’integrale delle sinfonie di Beethoven, tutte le più importanti opere sinfoniche di Mozart e recentemente ha registrato in prima mondiale l’integrale dei Capricci di Sigfrid Karg-Elert per l’etichetta MaxResearch riscuotendo grandi consensi dalla critica. Nel Dicembre 1998 si é laureato con il massimo dei voti in musicologia presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna - Dipartimento delle Arti della Musica e dello Spettacolo (DAMS). Vincitore del Concorso Nazionale a cattedre è docente di flauto presso il Conservatorio di Cosenza.