Martino dopo l'addio a S.Spirito: "Nessun altro quartiere, mi fermo un anno"

Il giostratore assicura buoni rapporti con la Colombina. "Ci siamo lasciati da amici". Colcitrone? "No, nel 2018 non credio di andare in piazza"

Martino Gianni

Martino Gianni

Arezzo, 23 ottobre 2017 - Martino ha detto stop: con il sorriso sulle labbra, immaginiamo, e quell’aria un po’ da guascone che da oltre trent’anni ne fa uno dei protagonisti assoluti della Giostra. Il suo contratto con Santo Spirito si chiude il 31 dicembre. Il quartiere ha tentato di strappargli un rinnovo ma senza esito. «Ci siamo lasciati da amici, senza alcuna rottura: anzi, ricordando insieme gli straordinari sei anni che abbiamo vissuto». E' il taglio che il rettore Ezio Gori dà alla notizia, che conferma con franchezza ma senza entrare nei motivi dello strappo.

E il protagonista cosa dice in un'intervista a La Nazione in edicola oggi? «Ma che rottura: siamo e rimarremo amici: il rettore: mi ha fatto una bellissima offerta. Ma ora devo pensare a me. E’ arrivato il momento di curarmi: devo fermarmi. Ho problemi ai tendini di tutte e due le spalle e non posso più rimandare la soluzione». Esclude quindi prossimi passaggi ad altri quartieri, compresa quella Porta Crucifera che pareva negli specchietti. «Mi fermo per un anno, credo chenel 2018 non andrò neanche in piazza. Recupero e poi sarò pronto a rimettermi in gioco»  

Una scelta partita da lontano? Divergenze sulla somma o sulle modalità della collaborazione? Martino esclude le ipotesi: nei fatti da mesi il rapporto tra il re della piazza e il quartiere veniva dato in scadenza. 

Certo una notizia che fa scalpore, perché siamo di fronte ad un protagonista assoluto. Con Sant’Andrea 39 Giostre corse, 13 vittorie, 7 volte sul 5 e 39 sul 4. Poi il bis come preparatore di lancia a Santo Spirito: nove vittorie su 15,  lanciando due «ragazzini» come Cicerchia e Scortecci in orbita.

«Niente di drammatico – commenta il rettore Gori – lui ha bisogno di dedicarsi ad altro, noi in fondo anche di dimostrare che il quartiere è forte grazie a Martino ma anche di per sè ed è perfettamente in grado di camminare da solo».