Il "Back in Time" stasera al gran finale: dopo le 23 l'ultima festa al Prato FOTO

I locali continuano a fare il pienone ma si moltiplicano le presenze nel circuito degli eventi: i numeri del 2016 sono lontani ma il colpo di reni c'è tutto. Oggi il gran finale

Back in Time al finale

Back in Time al finale

Arezzo, 30 luglio 2017 - Il Back in Time risale la china: un poì' come fanno migliaia di aretini che per un sabato acettano la proposta di salire sull'ascensore del tempo. Non sono ancora e non saranno alla fine i numeri travolgenti di un anno fa ma dopo il venerdì più faticoso arriva il sabato del vento che cambia.

Non cambia per i locali che mantengono i tavoli caldi e moltiplicano gli affari in tutto il centro o quasi. Cambia per il colpo d'occhio di un appuntamento che si moltiplica per tre.

Alì'Anfiteatro il pubblico non arriva mai a superare la soglia magica di 800, il tetto oltre il quale verrebbero chiiuse le porte. Però l'anello dellì'Anfiteatro è spesso pieno da un lato all'altro, in attesa che i gladiatori, rigorosamente romani come gli accenti che si sentono risuonare nell'accampamento, scendano nella lizza. Il clima dei leoni e delle arene è lontano anni luce però lo spettacolo ha una sua continuità, un inizio e una fine, scandito dagli annunciatori forse con un filo di verbosità ma che richiama diversa gente.

In cima ci sono piazza Grande e il Prato,quasi agli antipodi. Piazza Grande cala sulla bilancia un set da favola; perché la piazza è bella e fa la differenza, Gli spettacoli non sempre calamitano il mondo: se quattro armati sparano quattro colpi di moschetto in aria il brivido è più o meno lo stesso di chi fa fuor una zanzara con il Vape. Però la piazza fa spettacolo da sola: il mercatino in mezzo è gradevole e ii più si godono la serata dai tavoli, pieni con tre file consecutive su tuitte le Logge.

In cima il Prato: buio il giusto e forse di più ma quando iniziano i tornei a cavallo o le disfide la gente si affolla. Dopo due giorni i più si abituano a questo tipo di proposta. Dove passeggi, sostanzialmente ignori cosa stia iniziando perché i più neanche guardano il programma ma al richiamo di un mangiafuoco o di un gruppo di armati (quelli che salgono e scendono di continuo come avessero la carica a molla) si aggregano e fanno cerchio.

Un trucco che venerdì aveva funzionato così così e di sabato va: un cerchio di gente che si ricompone e si scioglie, fino quasi alla Fortezza. E tra un luogo e l'altro la folla sale: a tratti il Corso rimanda la calca delle notti bianche. I negozi freschi di apertura tengono aperto fino a tardi, il grosso degli altri no. Però l'evento riparte di scatto, dopo le 22 la gente che sale fa il classico "muro" delle notti bianche. E ora aspetta curioso il gran finale di oggi, per scoprire se di domenica a vincere sarà l'effetto venerdì o l'effetto sabato