Eden, sono tornati gli Invisibili: quasi esaurito per il film evento di Jarmush

Il cartellone scelto dagli appassionati con un sondaggio via Facebook: appuntamento ogni mercoledì, tutte storie mai arrivate ad Arezzo

Il cartellone degli Invisibili

Il cartellone degli Invisibili

Arezzo, 22 febbraio 2017 - Invisibili ma di quelli che lasciano una traccia. E' il ciclo che nel tempo ha infilato una serie di successi e di esauriti al cinema Eden. Proponendo storie che ad Arezzo non sono mai arrivate e che in queste occasioni si ritagliano un posto in sala.

Il ciclo è ripartito ieri. E sempre in tandem tra Cineforum 2 e Sentieri Selvaggi, come dire Stefano Cipriani e Simone Emiliani, naturalmente in accordo con il cinema Eden e con Officine della Cultura che ha rilevato la sala dopo la lunga chiusura.

Quest'anno i titoli sono stati sceltio insieme agli appassionati. Una sorta  di sondaggio in rete, dal quale è sbucato il cartellone finale. Appuntamento ogni mercoledì alle 21.15

L'apertura era riservata a Gimmem Dancer, docufilm con una firma d'autore, quella di Jim Jarmush. Costruito intorno ad una band, The Stooges, tre album in cinque anni, un'esperienza intrecciata di musica dal vivo e dipendenza da stupefacenti. E nella band un nome che avrebbe fatto la storia della musica, quello di Iggy Pop, all'anagrafe Jim Ostenberg. Iggy Pop intorno al quale la band si è poi ricomposta tanti anni dopo dagli anni pionieristici.

Gimme Danger è stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2016. Un film sulla musica, dalla passione del blues all'apertura sperimentale a tanti generi diversi. Con la figura di Iggy Pop a dominare la scena, tra concerti e interviste, tra scene di repertorio e stacchi di animazione.  

Un lancio, al quale seguiranno nel giro di qualche settimana film importanti, in testa l'ultimo film dei fratelli Dardenne mai arrivato in città, così come Il Cliente, il film di Asghar Farhadi candidato al secondo premio Oscar come miglior film straniero e che domenica sera sarà protagonista a Hollywood anche per la decisione del regista e degli attori di non essere presenti alla premiazione in polemica con Trump.