Arezzo, 27 maggio 2013 - Facebook si è mossa al massimo livello, con centinaia di adesioni partite dal primo grido d'allarme che La Nazione aveva lanciato qualche mese fa. Ma rischia di non bastare.

Il cinema Eden, l'ultimo presidio in centro e insieme l'angolo dei film d'autore, rischia seriamente di chiudere entro l'anno, subito dopo Natale. Ai problemi noti (calo di incassi, la fatica a decollare di uno splendido anglo di spettacolo e ristorazione, la carenza di risorse pubbliche che non permette operazioni di soccorso) se ne incrociano altri due a livello nazionale.

E' scattato l'ultimatum alle sale non digitali: come l'Eden. Le sale dove le bobine restano quelle classiche, grande, grosse e poetiche ma presto anacronistiche. Montate fino alla cabina di proiezione e poi rimesse nel loro guscio metallico.

Nel 2014 noleggiare quelle pellicole costerà carissimo: si parla di cifre tra 650 e 700 euro, stampate apposta per venire incontro a chi non ha il digitale ma facendo pagare la differenza direttamente alle sale. E dal 2015 stop e avanti solo con il digitale. E adeguare la tecnologia costerebbe 120 mila euro, soldo più, soldo meno. Difficili da ammortizzare di questi tempi