Cinema: un film-gioiello francese mai visto ad Arezzo agli Invisibili dell'Eden

Mercoledì torna il ciclo d'essai da tutto esaurito. Prima aretina per "I miei giorni più belli" di Desplechin: i 20 anni privati e pubblici ripercorsi da un cinquantenne

I protagonisti del film

I protagonisti del film

Arezzo, 21 marzo 2017 - "La mia ragazza dei 20 anni" cantava Vecchioni tra la nebbia di San Siro. E l'amore dei 20 anni insegue Arnaud Desplechin, nel film "I miei giorni più belli". Vincitore del Premio César 2016 come migliore regia,alla Quinzaine di Cannes due anni fa. E' il gioiello che il ciclo degli "Invisibili" propone per mercoledì sera all'Eden: e al quale affida il compito di caricarsi sulle spalle il successo di un ciclo che si è gettato dietro qualche stagione un po' difficile per ritrovare il grande pubblico, sotto le insegne di Sentieri Selvaggi e di Cineforum 2.

La ragazza dei 20 anni ma insieme i brividi, le emozioni, il clima politico di una stagione. In una di quelle operazioni al confine tra il livello personale e quello pubblico nelle quali un tempo il cinema italiano era specializzato ma che ultimamente sembra aver appaltato a quello francese: ad esempio ad uno dei suoi nomi più forti, Olivier Assayas, del quale è difficile non ricordare "Qualcosa nell'aria", uno dei suoi capolavori.

Al centro del film di Desplechin un uomo che ripercorre la sua giovinezza: a 50 anni, come sempre l'età un po' anagrafica e un po' simbolica, distinto studioso e malinconico oggi, animo ardente allora, Nel pubblico e nel privato: con lei, l'amore dei 20 anni, scontrosa e bellissima.

I libri letti insieme, l'appartamento parigino inevitabilmente stretto, il disco che diventa un tormentone. Un clima che può diventare un trionfo della malinconia o meglio della vita mai vissuta. Ma che i registi migliori trasformano nello specchio di una formazione, dove i vari tasselli si incastrano rimanendo credibili e  mai scontati.

Una generazione che non si piange addosso ma si rilegge nel profondo e si confronta con una storia. La meglio gioventù italiana di Giordana trascolora nel giorni più belli di Desplechin. I giorni dei protagonisti Mathieu Amalric, Quentin Dolmaire e Lou Roy-Lecollinet. "Se esisti significa che non sono intrappolato in un sogno": la realtà diventa l'antidoto alla malinconia. O forse vita: che scorre, dalle 21.15 nell'appuntamento di mercoledì sera all'Eden.