Cavani, Guerritore, Dapporto, Tognazzi: teatro Petrarca, i big della stagione

Otto spettacoli, ognuno replicato in una seconda serata. C'è anche una prima nazionale da Agatha Christe. Una stagione al femminile e sul filo del cinema

Monica Guerritore

Monica Guerritore

Arezzo, 17 agosto 2017 - Il ritorno di Liliana. Liliana Cavani, zitta zitta una presenza abbastanza ricorrente ad Arezzo anche grazie a Rondine, porterà al Petrarca il suo ultimo spettacolo teatrale. Un grande classico, «Il piacere dell’onestà» di Pirandello. In scena Vanessa Gravina, in una stagione che si tinge di rosa e di cinema. E i cui spettacoli sonio ormai quasi tutti definiti, in perfetto accordo con la Fondazione Toscana Spettacolo.

Otto testi ma tutti proposti due volte: sedici serate di prosa e tre di danza, per una stagione che prenderà il largo il 2 novembre, con un altro testo più volte proposto al Petrarca, «L’Avaro» di Molière. E’ l’autunno del teatro. Che rivedrà, dopo chissà quanti anni, una prima nazionale sul palcoscenico più amato dagli aretini, «Miss Marple: giochi di prestigio». Firma di Agatha Christie, protagonista Maria Amelia Monti. Una prima per pochi giorni, lo spettacolo a ruota sarà a Lucca e in altre città italiane, ma basta ed avanza a mettere la cravatta al programma.

Un programma che tra i big propone Monica Guerritore, nella veste di regista e insieme di protagonista a fianco di Francesca Reggiani in «Mariti e mogli», dalla sceneggiatura del film di Woody Allen. E vede Lucia Poli, in tandem conMilena Vukotic ne «Le sorelle Materassi»: i più conoscono il testo di Palazzeschi dal famoso sceneggiato Tv, impareranno ad amarlo anche sulla scena.

Massimo Dapporto propone il testo di uno dei film più drammatici di Sordi, «Un borghese piccolo piccolo», romanzo di Vincenzo Cerami, l’autore de «La vita è bella». Mentre sempre sul filo tra teatro e cinema si muoverà «Dirty Dancing». Elena Sofia Ricci e Gianmarco Tognazzi, in compagnia di un altro caratterista doc come Maurizio Donanoni, proporranno «Vetri Rotti» di Arthur Miller.

Poi la danza, con tanto di Carmen. Confermati anche i prezzi: i biglietti a 30, 20 e 10 euro secondo il livello delle poltrone, e gli abbonamenti della prosa a spaziare tra i 210 euro della platea e del primo ordini fino ai 70 del quarto. Manca solo il duplice suono di campanello. Il primo per «L’Avaro»: regia di Ugo Chiti. Un altro nome in condominio con il cinema e qui di casa dai tempi di Albergo Roma.