Spara e uccide per sbaglio la vicina: patteggia due anni. Il colpo deviato dalla persiana

E' successo due anni fa a Rosina: il giovane era con la fidanzata, la donna si accascia in camera da letto

Giulia Dei

Giulia Dei

Arezzo,  20 maggio 2016 - DUE ANNI e due mesi per omicidio colposo e reati sulle armi. Si chiude  con un patteggiamento la brutta vicenda che nell’aprile di due anni fa sconvolse gli aretini. Un proiettile che supera due finestre e dieci metri di strada, per colpire a morte una signora di 71 anni, Giulia Dei, casalinga, che non ha scampo.  

Tranne Diego R., oggi trentaseienne, il proprietario della pistola «incriminata» (regolarmente detenuta) che, stava pulendo insieme alla fidanzata, vicino alla finestra. Che un colpo gli era partito inavvertitamente se ne era accorto, ma non che fosse andato a colpire l’anziana donna nella casa di fronte. I dubbi che quel proiettile non fosse caduto nel vuoto hanno cominciato a farsi sentire quando, dopo due ore, ha visto arrivare l’ambulanza.

Tutto è successo due anni fa a Rosina, frazione di Chitignano. E’ lì che viveva Giulia Dei, la vittima. La mattina del 5 aprile 2014 la ritrovano i familiari, il marito e una figlia sulla cinquantina. E’ accasciata a terra, come fosse caduta all’improvviso a faccia in avanti, lasciando una traccia di sangue. Infatti quella è la prima ricostruzione: trauma cranico da caduta.

La portano al San Donato, peggiora nel corso della giornata, muore la sera. I medici non sono convinti. Ne nasce un giallo. Il Pm di turno, Marco Dioni ordina l’autopsia.Sulla testa del cadavere ci sono, inequivocabili, i segni del proiettile. Così partono le indagini. Le tracce portano i carabinieri alla casa sull’altro lato della strada, quella in pietra. Lì vivono due fratelli, uno disoccupato e l’altro parà di carriera. Ma non è lui che ha sparato, l’attenzione si concentra sul più piccolo, Diego. Il colpo gli sarebbe partito mentre puliva la pistola, come ha spiegato lui stesso nelle dichiarazioni spontanee rese in caserma, assistito dall’avvocato Antonio Bonacci.

Le finestre del secondo piano sono alla stessa altezza di quella della camera da letto di Giulia Dei. La pallottola le ha attraversate entrambe.  Bastava che la settantenne fosse una mattonella più in là e non sarebbe successo niente. Ieri la sentenza.