Spaccio piazza per piazza: maxi-operazione di polizia, nove arresti

I canali di rifornimento di cocaina ed eroina, poi gli spostamenti da un punto all'altro per depistare le indagini: una trama a macchia di leopardo per la città

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Arezzo, 5 maggio 2016 - Spaccio di droga piazza per piazza. E' il quadro che emerge dall'operazionne Buratto, messa a segno dalla polizia.

Nel mese di ottobre 2013 nella zona di piazza San Donato era stato individuato uno spacciatore tunisino conosciuto come CHIHI Ammar, attuale indagato. I primi accertamenti hanno evidenziato che allora abitava ad Arezzo in una zona degradata nei pressi dell'ospedale e si dedicava all’attività di spaccio al dettaglio. Dopo aver monitorato ed accertato alcune sue cessioni di droga a tossicodipendenti locali, le indagini hanno permesso di apprendere, grazie anche alle attività tecniche avviate, che sempre lui smerciasse sia cocaina che eroina. La medesima attività di spaccio riscontrata anche per gli altri indagati.

L’indagine ha inoltre permesso di dimostrare quali fossero, per gli spacciatori della piazza aretina, i canali di approvvigionamento dello stupefacente. In particolare è emerso che alcuni degli indagati avessero acquistato cocaina da un sodalizio di albanesi composto da: VOCAJ Edmond, ZEFI Klaudio e DUSHKAJ Shpetim. Questi ultimi, residenti ad Arezzo, con la disponibilità di alcuni immobili presi in locazione ed alcuni veicoli di loro proprietà o comunque nella loro disponibilità, hanno costantemente rifornito gli spacciatori di cocaina.

Lo spaccio al dettaglio di eroina è invece risultato avere un canale differente. Le indagini hanno evidenziato che alcuni degli spacciatori di piazza, odierni indagati, si rifornissero di eroina acquistandola tramite un tunisino che aveva organizzato un trafficotra la Campania e la Toscana, servendosi di “corrieri ovulatori” che trasportavano lo stupefacente in ovuli occultati nel retto o ingoiati, come nel caso di ARFAOUI Kamel.

Le indagini hanno permesso di comprendere poi che hanno preso parte ad un sodalizio ben più ampio, costituito da extracomunitari tunisini, irregolari, che trovano il loro sostentamento nell’attività di spaccio.  Ciascuno dei tunisini ha collaborato con gli altri favorendo l’uno l’attività di spaccio dell’altro; fornendo assistenza a quelli che si venivano a trovare in difficoltà; adoperandosi con mezzi propri, nell’interesse del sodalizio con il quale concorrevano, con la consapevolezza che gli altri concorrenti fornivano o avrebbero fornito, in caso di bisogno, la medesima attività.

L’intero fenomeno dello spaccio aretino al dettaglio era posto in essere con una tecnica di spaccio che potrebbe definirsi “a macchia di leopardo”. Gli spacciatori non avevano un luogo fisso dove effettuavano le cessioni, ma avevano individuato diverse zone della città come base per lo spaccio e che spaziavano dalle centralissime piazza Guido Monaco e porta San Lorentino, alla periferia della zona Pescaiola o dalle zone commerciali della Stazione e di via Vittorio Veneto, ai giardini pubblici del “Porcinai” e quelli del parco “Giotto”.

Nelle differenti ore della giornata, queste zone erano utilizzate alternativamente e per brevi periodi dagli spacciatori come luoghi per le cessioni. Con questa tecnica, gli spacciatori, spostandosi continuamente da una zona ad un’altra, riuscivano ad eludere la maggior parte dei servizi delle pattuglie delle Forze dell’Ordine impegnate nel controllo del territorio, ma non sono riusciti comunque a sviare le indagini.

La Squadra Mobile ha disposto l’applicazione delle seguenti misure cautelari: 9 arresti nei confronti di: 1. VOCAJ Edmond nato in Albania il 4 aprile 1990; 2. ZEFI Klaudio nato in Albania il 7 dicembre 1991; 3. DUSHKAJ Shpetim nato in Albania il 20 ottobre 1989; 4. ARFAOUI Kamel nato in Tunisia il 26 maggio 1965; 5. HAMDI Mourad nato in Tunisia il 13 settembre 1980; 6. KHALED Marouan nato in Palestina il 19 febbraio 1977; 7. ABIDI Habib nato in Tunisia il 12 luglio 1969; 8. FATHI Bilam nato in Marocco il 25 marzo 1976 9. Z.X.; 3 misure di obbligo di dimora nel comune di Arezzo a carico di: 1. S. M. nata ad Arezzo nel 1973; 2. C A. nato in Tunisia nel 1980; 3. T. S. nato in Marocco nel 1990; 3 misure dell’obbligo quotidiano di presentazione presso la Questura a carico di: 1. M. L. nato in Tunisia nel 1970; 2. B. C. nato in Romani nel 1981; 3. E. G. A. nato in Tunisia nel 1981; 2 misure del divieto di dimora nel comune di Arezzo a carico di: 1. H. B. nato in Tunisia nel 1986; 2. S. F. nato in Tunisia nel 1981.

L’avvio della fase conclusiva dell’Operazione Buratto ha preso le mosse alle prime ore di questa mattina con l’esecuzione dell’ordinanza con il concorso delle Squadre Mobili di Caserta, Pistoia e Varese ed il Commissariato di Polizia di Busto Arsizio (VA), permettendo di trarre in arresto:

VOCAJ Edmond, ZEFI Klaudio, DUSHKAJ Shpetim, ARFAOUI Kamel, HAMDI Mourad, KHALED Marouan, Abidi Habib e FATHI Bilam nato in Marocco il 25 marzo 1976. Sono in corso le esecuzioni per la sottoposizione agli obblighi imposti a tutti gli altri indagati.