Soffre l'oro e trascina giù tutto l'export aretino: perché la ripresa frena sul secondo trimestre

I dati della Camera di Commercio, il calo delle esportazioni vale 68 milioni

Sereni

Sereni

Arezzo, 17 settembre 2014 - In principio l'allarme è stato lanciato dall'Istat: l'export aretino cala su base semestrale di quasi l'11%, se vogliamo essere precisi del 10,9%. Adesso arrivano anche i dati della Camera di Commercio che fa sapere, in sostanza, come si è arrivati a quel risultato di cui si faceva volentieri a meno, visto il momento magico che stava vivendo il settore orafo fino a pochi mesi fa. Come era facile immaginare, anche i dati camerali indicano che la flessione è dovuta al risultato negativo delle due voci principali dell'export provinciale nel secondo trimestre del 2014, i metalli preziosi, vale a dire lingotti e materia prima proveniente dai processi di recupero e raffinazione, che fanno segnare un calo dell' 1,7% e la gioielleria che fa registrare un meno 12,3%. Si parla, in soldoni, di 68 milioni di euro, un vero colpo per l'economia aretina e anche per quella toscana, dato che l'export nel settore orafo lo scorso anno aveva trainato tutto il comparto regionale delle esportazioni. 

In ogni caso, spiega la Camera di Commercio, una parte di questo risultato è anche dovuta alle oscillazioni del prezzo dell'oro, che nel secondo trimestre è sceso del 13,2% nelle quotazioni in euro, anche se, inutile negarlo, la causa principale della flessione è dovuta alla situazione in Medio Oriente, con il fondamentale mercato di Dubai ancora bloccato. Su base semestrale, la componente dei metalli preziosi perde il 34,1% mentre l'oreficeria è ancora positiva, quasi il 2% in più. 

Non è solo il settore orafo a soffrire, sono in calo anche le apparecchiature elettriche, 13,5%, l'elettronica, 12,6 e i prodotti alimentari che scendono del 14%. Poi ci sono anche le notizie positive, va benissimo il comparto moda che complessivamente cresce del 29% con i settori calzature e pelletteria a fare la parte del leone, rispettivamente 35 e 32% in più crescono le esportazioni di vino, un lusinghiero 15,5 in aumento, mentre i mobili crescono addirittura del 75,3%. Gli stessi settori su base semestrale fanno registrare degli ottimi risultati, il comparto moda cresce del 22%, il vino del 12,3, i mobili del 54%. Tutto questo fa sì che in totale le esportazioni al netto dei metalli preziosi e dell'oreficeria cresce nel primo semestre del 9,9%. Forse un motivo di rammarico in più, in un momento in cui l'economia aretina sembrava riprendere slancio proprio grazie alle esportazioni, il mercato si ferma e l'incertezza la fa da padrona. Adesso resta da vedere se sarà più agevole trovare un soluzione ai problemi di stabilità politica e sociale in Medio Oriente o facilitare la ripresa del mercato interno.