Arezzo, 8 ottobre 2015 - Una pioggia battente all’arrivo di Vittorio Sgarbi agli scavi del Pionta, ieri pomeriggio per presentare i risultati delle indagini svolte con drone, laser scanner 3d e studi geologici a cura di Mauro Mariottini.
«Scavare in quest’area sarebbe di fondamentale importanza e sarebbe un trampolino di lancio importante per Arezzo». Ma Sgarbi va anche oltre: «La città potrebbe destinare i soldi di Icastica investendo su quest’area, ne trarrebbe maggior beneficio». Sgarbi, come fa in quasi ogni occasione, non ha mancato di ribadire quanto sia affascinato da Arezzo, in particolar modo per la presenza del ciclo della Vera Croce: «L’opera più importante di Piero. L’anno prossimo l’itinerario di visita avrà al centro proprio questa opera. Il fatto che non sia accessibile se non a pagamento è quasi un insulto alla cristianità».