Scuola: assunti 167 precari, scatta l'effetto Renzi

E arriva il nuovo preside regente al liceo Classico Francesco Petrarca, è Maurizio Gatteschi, già a capo del Vittoria Colonna

Scuola (immagine di archivio)

Scuola (immagine di archivio)

Arezzo, 29 agosto 2014 - Sarà l'effetto del piano Renzi Giannini per la scuola da 100mila assunzioni in tre anni oppure no. Ma si stabilizza la posizione di 167 precari della provincia. Si concludono oggi i ruoli che di fatto rendono stabili 142 insegnanti che da tempo attendevano una cattedra e che da questo anno scolastico diventano docenti a tempo indeterminato e 25 membri del personale Ata. «Sono già stati fatti 167 ruoli ad Arezzo, precari che rientrano nelle 2000 immissioni a ruolo toscane – spiega Alessandro Gabrielli responsabile del settore Flc scuola di Cgil – per sistemare tutti i precari mancano ancora 5000 immissioni a ruolo in Toscana e 500 ad Arezzo. Sono i restanti precari da stabilizzare tra tutti le scuole dei vari ordini e gradi: da quelle dell’infanzia, passando per primarie, medie, superiori e personale Ata». Ma per tutti loro in vista c’è il piano Giannini per 100mila assunzioni nel triennio 2015-2018. Che serviranno per coprire spezzoni di cattedre, organici funzionali, turnover, supplenze annuali e sostegno. Il 50% dei posti sarà assegnato pescando dalle graduatorie a esaurimento, dove stazionano in attesa del ruolo circa 154mila precari storici. Il restante 50%, cioè gli altri 50mila posti, arriveranno con un nuovo concorso che, presumibilmente, verrà bandito nel 2015.

Ma cosa cambierà per Arezzo? Ad attendere una cattedra sono 500 precari della scuola. «La proposta che fa Renzi non è rivoluzionaria, sono anni che i sindacati chiedono organico funzionale e adesso ottenerlo sarebbe positivo – continua Gabrielli – il Governo sarà costretto a fare tutte quelle assunzioni a ruolo in realtà comunque dalla Corte di giustizia europea che richiede di stabilizzare tutto il personale della scuola che ha almeno 3 anni di servizio. Una sentenza depositata i cui contenuti saranno resi noti in autunno. Renzi in realtà non regala niente fa quello che dovevano fare anche i precedenti governi con la stabilizzazione dei precari, si tratta di un diritto dei lavoratori che accogliamo comunque in maniera positiva. Quando ai tempi non sappiamo esattamente quanto passerà tra la sentenza e la sua applicazione». E a proposito di cambiamenti, uno riguarda il vertice del liceo classico Francesco Petrarca che si appresta ad iniziare l’anno scolastico con un nuovo preside. E’ stato scelto infatti il preside reggente del liceo classico: è Maurizio Gatteschi, che resta anche il preside del Vittoria Colonna, le ex magistrali in sostanza. Ma la situazione del classico rimane critica. Solo pochi giorni fa avevamo ricordato come il liceo rischiasse di restare senza preside: con Giugnoli in pensione dopo 24 anni e nessuno pronto a subentrargli. Adesso la scelta del reggente.

Ma sullo sfondo ci sono i rischi per l’autonomia. L’istituto ha infatti 650 alunni ed è tra quelle più vicine al tetto dei 600, sotto il quale salta la presidenza. Lo stesso preside uscente Giugnoli aveva ammesso che se si arrivasse alla divisione tra l’ex ginnasio e il musicale i numeri non tornerebbero più. Oltre 150 anni di vita, una storia straordinaria e un presente in salita per il Liceo Classico Petrarca che quest’anno appunto sarà guidato non da un preside tutto suo ma da un reggente. Dal 1 settembre il testimone passa a Maurizio Gatteschi. «Cercherò di fare del mio meglio per una scuola a cui tutti teniamo, io stesso vengo da una formazione musicale - dice Gatteschi - Una volta insediato dovrò prendere atto delle risorse a disposizione, in tanti mi hanno già contattato dicendosi disponibili a collaborare, in primis il preside uscente Giugnoli ma anche altri insegnanti e questo mi fa ben sperare per il futuro». Futuro fatto per il liceo classico anche di lavori in corso. Con la Provincia che ha messo mano alla sede di via Garibaldi dove nei giorni scorsi è stato aperto un cantiere.