Arezzo, 20 aprile 2015 - Cosa si siano detti davvero è francamente difficile ricostruirlo. Nel Mercatino delle Pulci, così come in tante strade della nostra città, si parlano ormai tutte le lingue del mondo. E neanche con il vocabolario sotto mano riusciresti a ricostruire il senso esatto delle frasi.
Lite al mercatino delle pulci. Intervengono i Carabinieri
Posted by La Nazione - Arezzo on Domenica 19 aprile 2015
Eppure quell'impasto di lingue e dialetti di origine africana ha fatto colpo: scoppia una lite sotto gli alberi del mercatino e i protagonisti commettono l'errore di andare a sciacquarsi i panni davanti as tutti. I colleghi di mercatino. E il popolo che su facebook segue passo passo la vicenda.
Una donna si avventa su un'altra, un uomo si mette in mezzo e i toni si alzano, in un falsetto che lingua a parte lascia poco spazio ai dubbi. Una donna con i capelli neri particolarmente arrabbiata, intanto altre due prendono l'altra sotto tiro, mentre lui si divide tra il parare i colpi (perr fortuna simulati e mai affondati) e intervenire per difendere qualcun altro.
Motivi? Chissà. In attesa di imparare le lingue immagini qualche diverbio commerciale o affettivo, di certo in quell'angolo di Campo di Marte per almeno un paio di minuti l'armonia non regna indisturbata.
Intorno si moltiplica il gioco degli sguardi. C'è chi concentra lo sguardo per non perdersi neanche una battuta della improvvisa "bufera". C'è chi addirittura sfoderando un atteggiamento da primo millennio prova a intervenire per dividere le parti. E c'è chi, i più, si volta dall'altra parte, piazza qualche sorrisino inequivocabile, ammicca all'amico o all'amica chissà quali reconditi significati.
Alla fine intervengono due signori ben messi (forse due carabinieri?) e riportano la pace, sia pur simulata. Danni? Pochi: un capello tirato, una giacca fuori posto, il trucco da rifare. E la tensione rimessa sotto la cenere, sperando che non torni ad esplodere quando meno te lo aspetti: magari al prossimo mercatino.