Santo Spirito choc: Scortecci in bilico. Il capitano: tre alla pari, anche Bennati. Decideremo la coppia alla vigilia

La dirigenza mette in discussione la sua coppia. C’è l'ex prima riserva sulla rampa di lancio

scortecci

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Arezzo, 30 agosto 2014 - Tutti sullo stesso piano. Tutti teoricamente pronti per indossare il costume gialloblù domenica 7 settembre. Colpo di scena quando all’inizio delle prove ufficiali mancano appena 48 ore: Porta Santo Spirito, incredibile ma vero, mette in discussione l’accoppiata del triplete. Dopo le indiscrezioni pubblicate ieri da La Nazione, il capitano Donato Geppetti conferma: ci sono tre giostratori che partono alla pari, decideremo solo alla vigilia. Ma poichè Elia Cicerchia è intoccabile per i risultati ottenuti, l'incertezza riguarda la scelta del secondo cavaliere, con Gian Maria Scortecci che si vede insidiato dalla riserva emergente Andrea Bennati.

A oggi nessuno, tra i cavalieri della Colombina, ha il posto assicurato e la settimana di carriere simulate sulla lizza di piazza Grande potrebbe davvero cambiare tutto. Chi rischia di più, in questo scenario ingarbugliato e imprevedibile a ridosso del Saracino, è Gianmaria Scortecci. Il cavaliere pagherebbe, al di là delle sue prestazioni, la strabiliante media del compagno Elia Cicerchia (cinque centri in sei carriere) e l’impressionante crescita tecnica delle riserve Andrea Bennati e Thomas Tanganelli che insieme hanno vinto due prove generali a giugno 2013 e a giugno 2014.  Scortecci invece è finito sulla graticola dopo l’errore della notturna, quando alla ricerca del 5 spacca-Giostra è finito sul 2 a sinistra del circoletto rosso, spianando la strada alla vittoria di Porta Sant’Andrea. Il precedente errore, un 3 a settembre 2012, era stato invece «benedetto» dalla lancia rotta che era valsa il cappotto santospiritino. 

Scortecci, a differenza di Cicerchia, non è mai riuscito a colpire il centro e questo, in qualche modo, ha sbilanciato il valore dell’accoppiata che a suon di vittorie ha cambiato la storia della Giostra. A dire la verità lo scorso anno Gianmaria andò vicinissimo al 5 e lo mancò per pochissimi millimetri al culmine di una settimana di prove decisamente confortante. Ma quest’anno, anche nelle carriere simulate pre-Giostra, Scortecci non era riuscito a confermare lo stesso livello tecnico e la notte di Giostra gli ha regalato un risultato nettamente al di sotto delle aspettative. E l’ennesimo colpo da maestro di Cicerchia, su un cavallo rimediato all’ultimo momento dopo il forfait di Baby Doll, per assurdo, ha reso ancora più delicata l’estate di Scortecci. 

Adesso si trova già di fronte a un bivio della sua carriera giostresca, nonostante le tre vittorie nelle cinque edizioni disputate. Una scelta, se alla fine si decidesse di «scenderlo», che avrebbe ripercussioni importanti anche nel microcosmo gialloblù: Scortecci è il rampollo di una famiglia storica che ha dato un rettore (il bisnonno Guido), un capitano (il babbo Franco) e infine il giostratore che ha fatto tutta la trafila con la Colombina, partendo col costume da paggetto e che oggi vanta tantissimi amici ed estimatori nel suo quartiere.  LA PRIMA alternativa, se davvero i vertici di Santo Spirito dovessero puntare sul rinnovamento, sarebbe Andrea Bennati che in questo momento è in vantaggio su Thomas Tanganelli. Bennati ha messo infatti la sua firma sulle due prove generali vinte con altrettanti centri in sella a Ninnittu, il cavallo utilizzato da Cicerchia nell’ultima edizione di giugno. Per lui e per Gianmaria Scortecci sarà una settimana di passione e una sfida all’ultima carriera. Con un costume in gioco.